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Juventus: biglietti agli ultras, un anno di inibizione per Agnelli

Daniele Triolo

Andrea Agnelli, Presidente della Juventus, inibito per 12 mesi dal Tribunale Nazionale della Federcalcio. Multa anche per il club torinese

"Il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, da poco eletto numero uno dell'ECA, è stato inibito per un anno (12 mesi), dal Tribunale Nazionale della Federcalcio: paga, così, i rapporti con i tifosi ultras bianconeri. La Procura Federale aveva chiesto 30 mesi di inibizione per Agnelli e due turni a porte chiuse per la Juventus, che se l'è cavata con una multa di 300mila euro.

"Questo il testo del comunicato:"Il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, rigettate le eccezioni preliminari, ha accolto parzialmente il deferimento proposto dal Procuratore Federale e, per l'effetto, in parziale ridefinizione delle richieste formulate ha disposto le seguenti sanzioni: Andrea Agnelli: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda; Francesco Calvo: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda; Stefano Merulla: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di  ammenda; Alessandro Nicola D'Angelo: anni 1 e mesi 3 (tre) di inibizione e 20 mila euro di ammenda; Juventus 300 mila euro di ammenda".

"Appresa la sentenza, la Juventus, escludendo ogni legame con la criminalità organizzata, ha annunciato ricorso in appello. Questo il comunicato stampa emesso dalla società di Corso Galileo Ferraris: “Juventus Football Club, preso atto dell’odierna decisione del Tribunale Federale Nazionale, preannuncia ricorso presso la Corte Federale di Appello nella piena convinzione delle proprie buone ragioni, che non hanno ancora trovato adeguato riconoscimento. La società esprime la propria soddisfazione perché la sentenza odierna, pur comminando pesanti inibizioni nei confronti del Presidente e delle altre persone coinvolte, ha “dopo ampia valutazione del materiale probatorio acquisito” (cit. pag. 11 della sentenza) escluso ogni ipotesi di legame con esponenti della criminalità organizzata. Juventus Football Club ha fiducia nella giustizia sportiva e ribadisce di aver sempre agito in un percorso condiviso con le Forze dell’Ordine con l’obiettivo di contribuire alla piena salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico”.

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