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Adani: “Lotta Champions: dopo l’Inter, Milan con il calendario peggiore”

intervista Adani Milan Inter Champions League
Daniele Adani ha parlato di Milan, Inter e di tutte le squadre in corsa per un posto in Champions League a 'La Gazzetta dello Sport'
Daniele Triolo Redattore 

Daniele Adani, ex difensore di Serie A ed oggi opinionista, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' di Milan, Inter e di tutte le squadre che, con le milanesi, sono in lotta per un posto nella prossima edizione della Champions League. Ovvero Lazio, Juventus, Roma ed Atalanta. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Adani sull'appassionante finale di campionato.

Adani su Milan, Inter e la lotta Champions in Serie A

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Sul 32° turno di Serie A, che vedrà affrontarsi Roma-Milan e Inter-Lazio: «La prossima giornata forse non sarà decisiva, ma darà di sicuro una bella botta».

Sulla Lazio che, sbancando 'San Siro', rafforzerebbe la sua candidatura alla Champions: «Senz’altro. Aggiungerei che se la squadra di Sarri dovesse vincere con l’Inter, quasi potrebbe non prestare occhio al risultato delle altre. Riporterebbe i nerazzurri a dieci punti di distanza, dove erano prima del capitombolo col Torino, e, al di là di come sarà andata a finire Roma-Milan il giorno prima, avrebbe guadagnato terreno sulla 5a e sulla 6a».

Sui biancocelesti così in alto in classifica: «Sinceramente non me l'aspettavo. Potevo pensare che la Lazio sarebbe stata in lotta per il 4o posto, ma vederla 2a impressiona. Anche perché per buona parte della stagione è stata priva di Immobile, il bomber principe per tanti anni del campionato. Sarri ha fatto un lavoro straordinario: ha la miglior difesa col Napoli, ha saputo trarre profitto dall’alternanza Cataldi-Vecino, pur avendo avuto poco da Marcos Antonio e ha dato continuità a un talento incostante come Felipe Anderson».

Sulla Juventus: «Insieme all’Inter, la squadra più attrezzata e forte dell’intera Serie A. Per calendario e valore della rosa, è l’unica su cui mi sbilancerei dicendo che centrerà un posto nelle prime 4. Anche se, ovviamente, resta l’incertezza sul fronte giustizia sportiva e Uefa».

Sulle tre sconfitte consecutive dei bianconeri in campionato: «Vero. E in questi due anni di gestione Allegri è cresciuta in poco o nulla. Ma stiamo parlando di una squadra piena zeppa di campioni, che nel momento decisivo non hanno solo le qualità, ma anche l’abitudine, la mentalità e la cattiveria per stare sul pezzo. Dopodiché, la Juve nelle ultime 69 giornate con Allegri in panchina è stata in testa alla classifica una sola volta: alla 1a giornata di questa stagione. Il percorso in Italia è stato deludente comunque vada a finire».

Sul Milan: «Io credo che il calendario peggiore ce l’abbia l’Inter, ma subito dopo ci sono i rossoneri, che dovranno giocare ancora con Roma, Lazio e Juve. Il Milan, proprio come i cugini, ha buttato via tanti punti e ora si trova in una situazione complicata, perché ovviamente tra poco la testa andrà inevitabilmente all’Euroderby di Champions».

Sull'eccessivo turnover di Stefano Pioli prima delle partite di Champions: «Lo so, ma penso sarà inevitabile per tutte le squadre impegnate su più fronti da qui alla fine. Nel caso del Milan, il problema è la profondità della rosa, perché Pioli ha cavato molto poco dagli acquisti estivi e, in sostanza, si è affidato soprattutto a chi c’era già. Nelle due partite col Napoli in Champions, la formazione titolare era composta da giocatori che hanno vinto lo scudetto nel 2021-22. Il Milan è rimasto quello, con un Kessié in meno».

Su quanto potranno incidere le due semifinali di Champions ed Europa League sulla classifica finale: «Tantissimo. Io ci sono passato nel 2003, non riesci a pensare ad altro nei giorni precedenti. Hai voglia a dire a Milan e Inter che devono conquistarsi un posto nella prossima Champions quando un’intera città ha la testa a quel doppio appuntamento. Le milanesi in campionato rischiano, inutile negarlo».

Sulla Roma: “Io credo che per i giallorossi la via della Champions sia più larga in Serie A che in Europa League. In coppa la Juve è ora la grande favorita, anche se Mourinho è l’allenatore delle 12 semifinali nelle competizioni internazionali e merita rispetto”.

Sulla sconfitta dei giallorossi a Bergamo e sugli infortuni: “Dybala è l’unico elemento imprescindibile per la corsa della Roma. Senza di lui, tutto si complicherebbe. Mourinho ha costruito una squadra di “guerrieri” disposti a dare tutto per il loro allenatore, ma l’argentino è il vero uomo di qualità della squadra”.

Sull'Inter che ha ritrovato Lautaro Martínez e Romelu Lukaku: “Sarebbe fondamentale per i nerazzurri. Davanti hanno partite in cui serve chi è capace di fare la differenza. In campionato devono ancora affrontare Lazio, Roma, Atalanta e Napoli. Oltre a Torino e Sassuolo che, come sanno bene Lazio e Juve, sono squadre pericolose. Lukaku credo sia al 60%, ma se prende fiducia, poi è contagioso per il gruppo”.

Sull'Atalanta che spera in un posto nella prossima Champions: “Sì, soprattutto se Zapata confermerà la crescita vista lunedì sera. La Dea, quando fisicamente sta bene, può vincere sempre. Anche fare sette su sette da qui alla fine. La rimonta sarà complicata, ma con Gasperini mai dire mai” . Rinnovo Maignan, il Milan accelera: le ultime news >>>

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