L'ex giocatore Lele Adani, ora commentatore televisivo ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Adani ha parlato della lotta scudetto tra Milan e Inter: "Niente pronostici, questo campionato ci ha insegnato che è pericoloso farli. Il Milan dopo il derby perso in Coppa Italia è andato subito sotto con la Lazio, ma ha avuto la forza, lo spirito di non mollare. La squadra di Pioli è calata nella proposta di calcio, ma in due anni e mezzo ha dimostrato di avere grandi valori morali: ha sempre reagito ai momenti di difficoltà. Al contrario, l’Inter era uscita dalla “crisi” di febbraio ritrovando il gioco, ma a Bologna è mancata nell’atteggiamento dopo il pareggio di Arnautovic. Il clamoroso errore di Radu che è costato il ko non è un episodio isolato, ma figlio di un’ora giocata male, senza la concentrazione e la pazienza necessaria".
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Adani: “Il Milan ha grandi valori morali, ma occhio alle trappole”
L'ex giocatore Lele Adani, nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha parlato della lotta scudetto tra Milan e Inter
Lele, cominciamo da Milan-Fiorentina di oggi pomeriggio.
«La parola chiave per Pioli sarà attenzione. I viola sono in un periodo complicato: fanno sempre la partita, ma hanno problemi negli ultimi 30 metri e concedono sempre qualcosa. Credo che al Milan basterà conservare la solidità difensiva mostrata negli ultimi due mesi grazie alla grande attenzione, appunto, per poi colpire almeno una volta davanti».
Come risponderà, nel caso, l’Inter a Udine?
«Con la consapevolezza di chi sa di essere forte e di aver fatto un percorso di lavoro, iniziato addirittura con Spalletti e proseguito con Conte e ora Inzaghi. L’Udinese è in un gran momento di forma, ma l’Inter deve sentirsi sicura della propria superiorità: una nuova battuta d’arresto dopo Bologna sarebbe deludente».
I nerazzurri giocheranno in anticipo nel turno successivo. A San Siro contro l’Empoli.
«Avversario cui mostrare rispetto per i valori che esprime: club con più italiani e che ha lanciato più giovani in Serie A. L’Empoli non ha, sulla carta, più obiettivi, ma dopo un girone di ritorno complicato, ha ritrovato il suo calcio sbarazzino e la vittoria sul Napoli ha ridato entusiasmo. Ecco perché sarà una gara in cui non deve mancare il rispetto, altrimenti può diventare rischiosa».
Poi toccherà al Milan a Verona. Campo in cui i rossoneri hanno lasciato un paio di scudetti.
«Concentriamoci sul presente. Il Milan può vincere usando... la qualità. Il Verona ha una classifica tranquilla, ma non è per nulla in vacanza, come le recenti vittorie su Atalanta e Cagliari hanno provato. Gioca uomo contro uomo, ha intensità, ma concede duelli uno contro uno in cui il Milan deve far valere la maggiore qualità. Come hanno vinto lo scorso anno in casa dell’Hellas i rossoneri? Con due giocate: punizione di Krunic e gol da fuori area di Dalot. Va replicata quella partita».
Alla penultima giornata, poi, il Milan riceverà l’Atalanta.
«L’avversario più difficile delle otto delle milanesi. Cosa servirà per superarlo? La maturità. Sarà la partita che vale due anni e passa di lavoro di Pioli, un po’ come la discussione della tesi alla fine del percorso all’università».
Inter invece a Cagliari, dopo la finale di Coppa Italia con la Juve.
«Trasferta da affrontare con lucidità e non solo per la gestione delle energie dopo la finale. Il Cagliari si giocherà la salvezza, sarà una partita dal forte contenuto emozionale, ma l’Inter non deve farsi trascinare e restare lucida».
Ultimo turno in contemporanea: Milan in casa del Sassuolo, Inter a San Siro con la Samp.
«Ai rossoneri occorrerà freddezza, perché il Sassuolo quando è in giornata ti obbliga anche a soffrire. Devi restare freddo nella gestione, evitare di sovraccaricare le fasi della partita. Se l’Inter, invece, si giocasse lo scudetto con la Samp, punterei sulle individualità dei campioni. I Perisic, i Lautaro e via dicendo avrebbero l’occasione di griffare il tricolore e non se la lascerebbero sfuggire». Intanto il Milan segue un talento molto forte
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