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Adani duro: “Il Milan non ha identità. Con il Napoli potevano stare 3 giorni”

Fabio Barera Redattore 
Lele Adani, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni analizzando il match tra Milan e Napoli vinto dagli azzurri di Antonio Conte

Lele Adani, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso del consueto appuntamento con 'Viva El Futbol', trasmissione in onda su 'Twitch' e 'YouTube', soffermandosi su Milan-Napoli. Ecco le sue parole.

Milan-Napoli, Adani striglia Fonseca: "Squadra senza identità". Poi una frase che fa discutere

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"Fonseca fa calcio tenendo palla, non si sente a suo agio a contrapporsi agli avversari, questo storicamente. E' la sua idea, ma non ha trovato l'identità e c'è instabilità. La differenza tra le due squadre s'è vista nettamente. Una squadra ha stima ed autostima, l'altra non ha autostima e non ha la stima dell'ambiente. Il gruppo del Napoli ha un'autostima nettamente superiore, ha stabilità, fiducia, il Milan il contrario. Il Napoli ha tutti i giocatori focalizzati e centrati in quello che devono fare mentre nel Milan non è lo stesso. Nella Juve si può dire cosa non funziona, ma sono tutti centrali e focalizzati, come nell'Inter, nel Milan no, nella Roma no".

"Sulla partita questo incide, il Napoli segna subito, pressa e quelle non sono ripartenze: il primo riconquista, Rrahmani con i piedi sulla metà campo, poi Anguissa e Lukaku col Milan che legge male la verticale su Anguissa e poi quella su Lukaku con Pavlovic che non rompe la linea e poi è Thiaw che non rimedia. Il secondo gol è un altro pallone recuperato, il Napoli ha 7-8 giocatori nella metà campo poi lui è bravo a convergere e Maignan non bene. I gol del Napoli non sono di ripartenze, ma la partita è da squadra di Conte, il Milan invece di chi? Non ha sicurezza, non ha identità, fa tanti errori tecnici a ripetizione".

"Tanti allenatori volevano guidarti col joystick, ma noi facevamo vinta di non sentirli! Cassano li mandava a quel paese, noi facevamo solo finta di non sentirli, con Conte c'è voglia di sentirlo, c'è fedeltà, passione, un meccanismo di condivisione! Potevano stare in campo 3 giorni di fila, Olivera era insuperabile! Potevi dire agli altri di andare via, non cambiava nulla! Lukaku poi non sai se è al 60-70%, ma lui lascia il segno sulla squadra. Conte allena squadra, staff, stampa, tifosi, anche con le dichiarazioni". LEGGI ANCHE: Monza-Milan, Ordine: “Diavolo, ritardo clamoroso. Leao? Ora tutti lo discutono” >>>