Sul rischiare la giocata: "Guardi, faccio un paragone con un altro mio assistito che per attitudine lo ricorda: Destiny Udogie. Lui fa al Tottenham le cose che faceva con la Primavera 2 a Verona e Mattia caratterialmente è come Destiny, non si fa prendere dalla paura o dal timore di giocare con giocatori più grandi e famosi né dall'ambiente circostante. È un ragazzo ambizioso calcisticamente ma mai strafottente, perché è rispettoso di tutti, sicuramente consapevole delle sue qualità. Le racconto questo episodio. Dopo la convocazione in prima squadra abbiamo chiacchierato un po', mi diceva: 'Tutto bene, qui c'è un bel carico di lavoro, l'intensità della partita si addice molto alle mie caratteristiche. E penso di potermela giocare tranquillamente con questo gruppo che tra l’altro mi ha accolto in modo straordinario'. Il tutto con una tranquillità disarmante".
Ag. Liberali: "Mattia non vuole stare al centro dell'attenzione. Il Milan ci punta e Fonseca ..."
—Sul carattere di Mattia Liberali: "Mattia non né uno di quelli che vuole stare al centro dell'attenzione a prescindere. Guarda tutto, osserva e ha l’intelligenza di gestire i momenti di volta in volta. Ascolta e non si fa sfuggire nulla. E ha idee chiare. La sera della partita contro il Rapid ha detto di essere molto contento però il vero momento sarà quello della Serie A. Pensate a 17 anni come è già focalizzato".
Sui progetti del Milan: "Il Milan per lui ha grandi progetti e il club stesso è strutturato in modo che un talento come il suo possa emergere. La sua categoria di competenza è la Primavera ma Mattia già sogna l’esordio in serie A con il Milan. E poi c’è Fonseca che per un giovane in rampa di lancio è l'ideale. Basti vedere la recente esplosione di Leny Yoro. Oltretutto questa stagione il Milan si fregia di avere l’Under 23 e potrebbe essere anche questo uno scenario plausibile durante la stagione".
"Il paragone con Foden? Non è un 'esagerazione"
—Sul paragone con Phil Foden: "Non è un'esagerazione, proprio per il modo in cui gioca. Foden è un giocatore dalla qualità incredibile al quale non gli puoi dare una precisa collocazione. È lui stesso, con la sua qualità, che nel corso della partita cerca una zona più idonea per determinare. Che il paragone l'abbia fatto un'icona del Milan come Costacurta è un’ulteriore stimolo".
Sulle pressioni: "Come dicevo prima, facendo il paragone con Udogie: non gli è cambiato nulla, è assolutamente sereno così come lo era quando giocava tra pochi intimi". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Adli e Pobega rischiano di non servire più >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA