- Calciomercato
- Redazione
news milan
NEWS MILAN - Demetrio Albertini e ricordi del passato. L'ex metronomo del Milan è stato intervistato dai colleghi di Sky Sport, e ha parlato di numerosi argomenti. Tra questi, anche alcuni aneddoti del passato milanista.
Sui derby giocati da Albertini e Bergomi: "Io e Beppe non ci siamo picchiati tanto, perchè lui giocava in difesa e io mi avvicinavo poco all'area. Al massimo calciavo da 40 metri per stare lontano da lui (ride, ndr). La nostra generazione ha vissuto come deve essere vissuto un derby, cioè una partita diversa dalle altre. Per noi è sempre stata una gara speciale".
Sul giocare con Gullit e Van Basten: "È una fortuna aver giocato con questi campioni, in modo da avere la possibilità di crescere velocemente e soprattutto vincere, perchè senza i fuoriclasse non puoi farlo".
Sulle differenze tra la Serie A e la Premier League: "Il calcio inglese è molto più veloce del nostro, e penso che il calcio inglese sia cambiato nel momento in cui è cambiata l'organizzazione dei club, formando una lega compatta. Io credo che da quel momento ci sia stato un salto di qualità, incrementando i ricavi, avendo così la possibilità di avere i giocatori più importanti".
Sulle differenze di "ruolo" con il passato: "Precedentemente c'era il mediano e il regista, poi è arrivata la mia generazione in cui i ruoli si sono uniti: dovevi fare sia l'incontrista e sia il regista".
Su Lionel Messi: "Se mi ero già accorto che era un fenomeno? Quando arrivai al Barcellona andai al campo d'allenamento e arrivò il presidente Laporta insieme a Lionel Messi. Il presidente mi disse: "Demetrio sai chi è questo qui?" Io risposi no. Diciamo che dopo due allenamenti ho capito chi era. Si vedeva che poteva diventare un fenomeno. A Barcellona però ho visto un Ronaldinho incredibile, diverso da quello che ha giocato al Milan. Non è stato comunque continuo come Cristiano Ronaldo".
Ma Albertini ha parlato anche e soprattutto del Milan attuale: ecco le sue dichiarazioni >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA