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L'intervista di Demetrio Albertini (ex centrocampista AC Milan) sui rossoneri a 'La Gazzetta dello Sport' | Milan News (Getty Images)
Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, ha parlato dei rossoneri in un'intervista esclusiva rilasciata a 'Tuttosport' oggi in edicola. Ecco le sue dichiarazioni.
Sul Milan che, nonostante abbia lo Scudetto sul petto, non sia additato come favorito per vincere il campionato: "Questo succede perché normalmente le favorite del campionato a inizio stagione sono quelle che sommano la storia dei singoli giocatori. Soprattutto quelli che arrivano da altri campionati. Poi si scende in campo in undici, si parte dallo 0-0 e chi se lo merita vince. E il Milan lo ha meritato ...".
Sulla Champions League del Milan: "L'esordio è stato positivo. L'esperienza dell'anno scorso è servita. Ma in Europa, rispetto all'Italia, cambia l'esperienza internazionale. Che è la velocità di reazione contro giocatori che non conosci, contro un gioco più veloce che in Italia non sei abituato a fare".
Su Rafael Leao che sorprende per aver deciso il derby ed essere stato decisivo in Europa: "L'unica cosa che vorrei mi sorprendesse è la continuità di rendimento. Perché le qualità non gli mancano. Allora diventerebbe un grandissimo campione".
Su Leao che può diventare una bandiera del Milan: "Potrebbe diventarlo, ma bisogna essere onesti. Oggi ci sono campionati molto più ricchi della Serie A. Spero che il Milan possa tenerlo il più possibile, ma sappiamo anche che è una possibilità reale che lui vada via ...".
Su Sandro Tonali che si è preso il Milan: "Mi dà fastidio il fatto che spesso giudichiamo un ragazzo giovane, che arriva dal Brescia che lottava per non retrocedere, e non gli venga dato il tempo per dimostrare - anche con qualche errore - le sue qualità. Io credo che Sandro sia la dimostrazione che i nostri giovani talenti ci sono e che possono giocare in grandi squadre".
Su Tonali che, oggi, somiglia un po' di più ad Albertini: "Io l'ho detto qualche volta per tirarlo fuori da quello scomodo paragone con Andrea Pirlo che, secondo me, è un giocatore inarrivabile".
Sul Milan dei giovani che, in attacco, va avanti con i 'vecchietti': "Mi stupisco, ma penso anche che stiano aspettando per poter arrivare ad una punta da 20 gol. Oggi al Milan manca quell'attaccante che possa fare la differenza". Milan, Origi in Belgio per curarsi: il punto sulle sue condizioni >>>
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