Su ciò che gli piace di Conceicao: «È un tecnico capace di lavorare sia con i giocatori importanti che con quelli di prospettiva: tira fuori il meglio da tutti. È abituato a costruire e a farlo con una mentalità vincente. Ha fatto sua la filosofia del Porto, dove storicamente si crea valore vincendo».
Sulla figura di Conceicao che aderisce all'identikit di allenatore cercato dal Milan: «Direi proprio di sì. Se il Milan andrà convinto su di lui può essere sulla strada giusta, Conceiçao ha le carte in regola. L’importante è che tutti nel club siano d’accordo, il caso Julen Lopetegui insegna: il fatto che una società come il Milan abbia ceduto alla volontà dei tifosi suggerisce che forse non c’era unanimità totale sulla scelta. Diversamente sarebbe un ripensamento grave: se le decisioni del passato fossero state prese in base all’umore dei tifosi, il Milan non avrebbe avuto Arrigo Sacchi e nemmeno Capello ...».
"Con Fonseca niente rivoluzioni. De Zerbi, sponsor Guardiola"
—Sull'alternativa Paulo Fonseca: «Il punto a suo favore è la conoscenza del nostro campionato: Fonseca sa già tutto della Serie A e manca dall’Italia da pochi anni. Nel biennio con la Roma ha fatto vedere buone cose, stile di gioco propositivo, mentalità offensiva. Con lui non ci sarebbe bisogno di rivoluzioni, è un tecnico che sa adattarsi ai giocatori che ha in rosa».
Su Roberto De Zerbi pronto per un grande club come il Milan: «È un tecnico preparato, che fa valere le sue idee ovunque alleni, e ha uno sponsor di tutto rispetto come Pep Guardiola. Fino a questo momento, però, non si è fatto avanti nessuno nonostante il suo nome sia stato accostato alle panchine dei grandi club. E poi con il Brighton ha una clausola da 15 milioni di euro: onestamente mi sembrano troppi per liberare un allenatore».
Su Mark van Bommel che lascerà l'Anversa a giugno: «Anche a lui manca esperienza ad alto livello: in Belgio ha vinto, ma il Milan è un’altra cosa. Certo, se arrivasse sarebbe già capace di nuotare nel mare rossonero, perché da giocatore ha vinto uno Scudetto insieme a Zlatan Ibrahimović: questo è senza dubbio un vantaggio, specialmente per un tecnico straniero».
"Con Martínez allenatore, Leão potrebbe alzare l'asticella"
—Su Roberto Martínez sondato dal Milan: «Se parliamo di esperienza internazionale, ecco un altro profilo che risponde ai requisiti richiesti dal Milan. Prima di guidare Portogallo e Belgio, Martínez ha allenato in Inghilterra e ha fatto bene: ha vinto la F.A. Cup con il Wigan, un club che non aveva mai vinto nulla, e poi ha divertito con l’Everton, sfiorando la Champions League e finendo davanti a Tottenham e Manchester United in Premier League. Romelu Lukaku è esploso con lui, il suo Belgio ha divertito ed è salito sul podio del Mondiale 2018. E poi non dimentichiamoci di un particolare che potrebbe cambiare le cose nel Milan …».
Sull'aneddoto relativo a Roberto Martínez: «Da quando Martínez è il Commissario Tecnico del Portogallo, Rafael Leão è diventato un titolare fisso anche in nazionale. Lavorare con Martínez al Milan potrebbe stimolare Rafa ad alzare l’asticella». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Conceicao allenatore? Questo il suo primo colpo >>>
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