INTERVISTE

Antonelli si ritira: “Milan, ecco gli highlights della mia carriera”

Daniele Triolo

Luca Antonelli, ex terzino sinistro del Milan, si è ritirato dal calcio giocato. Ha rilasciato una bella intervista alla Gazzetta dello Sport

Luca Antonelli, ex terzino sinistro anche del Milan in Serie A, si è ritirato dal calcio giocato. Per l'occasione, il figlio di un altro ex rossonero, Dustin, ha rilasciato una bella intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Milan, le parole di Antonelli alla 'rosea'

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Su come è andata la sua esperienza nei Miami FC: "Alla grande, un'esperienza fantastica. A Miami ho trascorso quasi due anni stupendi, con la squadra ho girato tanto e conosciuto posti nuovi, oltre che persone stupende. Il ritmo di vita è totalmente diverso, riesci ad apprezzare davvero tutte le trasferte".

Sul suo futuro: "A luglio comincerà il primo corso da allenatore che intendo seguire, Uefa B a Coverciano. La mia strada è quella, o almeno l'idea. Poi vedremo che succederà".

Sulla vita del calciatore che potrà mancargli: "Onestamente sì, non è facile smettere di giocare, dopo tanti anni trascorsi a fare le stesse cose. Ma così mi godrò di più la famiglia, i bambini. È la scelta giusta".

Sulle prime immagini che gli vengono in mente della sua carriera: "L'esordio a Udine, ma i ricordi sono tanti, mi creda. Nei quattro anni a Parma stavo benissimo, al Genoa poi ero addirittura capitano. Solo la chiamata del Milan poteva farmi andar via da una realtà così. E pensare che il primo anno mi auto-ridussi l'ingaggio, perché ero sempre infortunato e giocai poco".

Sugli highlights della sua carriera: "Il gol alla Juve, poi la Supercoppa vinta a Doha in rossonero, ai rigori. Una goduria".

Sul suo ex compagno più forte nel Milan: "Donnarumma. Lo si vedeva già quando faceva qualche allenamento con noi in prima squadra, a 16 anni. Poi è stato bravo Mihajlovic a mandarlo in campo giovanissimo, da lì non è più uscito. E oggi per me è uno dei migliori due o tre portieri al mondo".

Sul trasferimento di Donnarumma al PSG a parametro zero: "Da milanista ci sono rimasto un po' male, ma le scelte vanno sempre rispettate. E poi conosco la famiglia di Gigio, sono persone eccellenti. Buon per il Milan che l'eredità di Donnarumma sia stata raccolta da Maignan, un portiere dello stesso livello".

Su Mihajlovic come allenatore a cui è rimasto più legato: "Uno dei tre. Gli altri sono Ballardini e Gasperini, ma sono andato d'accordo praticamente con tutti i miei tecnici. Sinisa è un uomo vero, fa quello che dice. Si curi bene, deve tornare in forma com'era prima".

Su Davide Ballardini: "Un secondo papà, una persona tranquilla e rassicurante".

Su Gian Piero Gasperini: "Top in Italia e tra i 5-6 più bravi in Europa, secondo me. Ha portato l'Atalanta avanti in Champions, contro squadre che spendevano mille volte di più, e anche ora che sono partiti tanti grandi giocatori è sempre lì, nelle posizioni di vertice".

Sugli avversari più complessi da marcare: "Tre, anche qui. Comincio da Ibrahimovic, che ai tempi giocava nell'Inter. È incontenibile ancora adesso, figuriamoci più di un decennio fa. Poi Di Maria, mi fece una grande impressione quando lo affrontai con la Nazionale. Ma se devo scegliere quello che più mi ha messo in difficoltà, dico Douglas Costa. S'è un po' perso, ma aveva una tecnica impressionante... in venti minuti mi ha fatto venire un mal di testa tale che ho chiesto al mister di cambiar fascia, per respirare un attimo".

Su Theo Hernández: "Il più forte al mondo, per me. Quando attacca nessuno può reggere il passo, in difesa è migliorato molto".

Sul Napoli che vola in Serie A: "È l'anno buono, anche se in corsa è tornata pure la Juve, che sembrava fuori gioco. Però uno come Kvaratskhelia non ce l'ha nessuno, sembra che vada in moto. Poi il Napoli ha la rosa ampia, senza Osimhen gioca gente come Raspadori o Simeone. E che gran pescata, con Kim. Fortissimo".

Sul Monza, squadra della sua città: "Vivo lì, che bello vedere il Monza in Serie A per la prima volta. Mi parlano molto bene di Palladino. Monza in A e Milan campione d'Italia ... per me è l'anno perfetto".Calciomercato Milan – Dalla Spagna: “Diavolo su Nacho del Real Madrid”