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ATALANTA-MILAN

Oddo: “Fonseca? Serve tempo. A Leao manca continuità. Su Ibrahimovic…”

Emiliano Guadagnoli Redattore 
Atalanta-Milan, Oddo, ex terzino rossonero, ha parlato della sfida a Gazzetta.it. Tanti i temi presi in considerazione: Leao, Fonseca, Ibra

Massimo Oddo, ex terzino del Milan, ha alzato, con la maglia rossonera la Champions 2006-07. L'ex difensore sarà tra le leggende milaniste che domenica 15 sfileranno sul prato di San Siro per celebrare i 125 anni del club di via Aldo Rossi. In vista della partita di questa sera tra Atalanta-Milan, Oddo ha rilasciato una lunga intervista a Gazzetta.it. Ecco il suo parere.

Su Atalanta-Milan

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"Mi aspetto una bella gara. Il Milan ha una formazione dal potenziale enorme: ultimamente è in crescita, ma non è ancora al 100%. L'Atalanta, invece, è la squadra più in forma e più costante in questo momento. Forse la più ostica da affrontare perché difende e attacca con grande attenzione e ferocia".

Su Fonseca

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"La situazione è completamente diversa e impossibile da paragonare per un motivo semplice: Gasperini è arrivato all'Atalanta nel 2016, Fonseca... la scorsa estate. Il Milan, come detto, è una formazione dal potenziale enorme che però deve trovare continuità di rendimento. Ci vuole tempo perché un allenatore entri nella testa dei giocatori, perché i suoi concetti 'passino'. Nel calcio italiano purtroppo c'è poco equilibrio: se vinci, sei uno stratega; se perdi, l'ultimo arrivato... A Fonseca va dato tempo perché solitamente gli allenatori al secondo anno fanno sempre meglio avendo una lettura migliore di tutto ciò che lo circonda".

Quante speranze di Scudetto ha il Milan?

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"Il campionato è lungo: non è ancora finito il girone d'andata e c'è da giocare tutto quello di ritorno... Il margine perché i rossoneri rientrino in corsa esiste, ma l'unico modo per riuscirci è che abbiano più continuità di rendimento".


Su Reijnders

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"Sta attraversando un momento molto positivo. Lui ha sempre avuto qualità, ma mi sembra cresciuto sotto il profilo del dinamismo e ha grande consapevolezza nei propri mezzi. È diventato un leader che trascina tutti. È molto completo, un centrocampista box to box. Si definì così quando arrivò al Milan e adesso sta dimostrando cosa intendeva: sa fare tutti i ruoli e qualunque formazione ha bisogno di uno come lui, che corre, recupera palla, si inserisce e segna o serve l'ultimo passaggio".

Su Emerson Royal

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"Ha delle qualità. È più propenso alla fase offensiva che a quella difensiva, ma il Milan storicamente ha sempre avuto come terzini giocatori di grande spinta. Sicuramente può migliorare. E non dimentichiamoci che in quel ruolo c'è pure Calabria".

Su Leao

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"Il vero Leao è quello che finora in carriera ha avuto poca continuità. Non lo dico io, ma il campo, i suoi compagni e i suoi allenatori. Se avesse continuità, sarebbe tra i migliori al mondo e può ancora diventarlo perché sotto l'aspetto tecnico ha qualità pazzesche". 

Su Ibrahimovic dirigente

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"Lo conosco come amico e giocatore, non come dirigente e quindi non posso giudicarlo. Vedo gente che si espone nel giudicare gli atteggiamenti e il lavoro che fa nella società, ma nessuno sa le problematiche che ci sono in un grande club come il Milan. Io attendo i risultati, non li prevedo: il tempo ci dirà se è la persona giusta, se è bravo nel suo mestiere". LEGGI ANCHE: Atalanta-Milan, probabili formazioni: Fonseca non ha dubbi. De Ketelaere...