Franco Baresi, vicepresidente onorario del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del canale ufficiale del club rossonero. Ecco le parole di Baresi: "Alzare la Champions League da capitano? Grande emozione, la soddisfazione, visto che la vittoria è arrivata dopo 20 anni. Alzare per primo quella coppa è una gioia immensa, che può capirla solo chi prova questa emozione"
MILAN NEWS
Baresi: “Il Milan deve stare sempre ai massimi livelli” (Video)
Franco Baresi, vicepresidente del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del canale ufficiale del club rossonero. Ecco cosa ha detto
Sulle vittorie in Champions: "Noi abbiamo avuto la fortuna di alzare due Champions League di fila. Fu straordinario quel periodo. E' incredibile quello che riuscimmo a fare. Alzare la coppa anche un anno dopo ti dà la stessa emozione: la competizione ti stimola, ti confronti con i migliori. C'era grande soddisfazione sul piano tecnico e sul piano professionale"
Baresi sulle gare della Champions: "C'era sempre grande attesa quando si preparavano le partite della Champions. La preparazione era sempre molto attenta ai particolari. L'atmosfera era diversa rispetto al campionato: la Champions ti trasmetteva una carica diversa. Poi erano partite decisive, quindi dovevi giocarle sempre al massimo. Un gol preso o meno faceva la differenza. Non potevi lasciare nulla al caso".
Le partite contro la Stella Rossa: "Il match contro la Stella Rossa fu una tappa fondamentale. Per noi furono due partite molto complicate, anche quella dell'andata, in cui pareggiamo 1 a 1. Al ritorno andammo convinti di fare bene, poi con un po' fortuna, come tutti sappiamo, (si riferisce alla partita rinviata al giorno dopo per la nebbia, ndr) riuscimmo passare. Dovevamo soffrire. Sapevamo che era una squadra difficile da battere e non dovevamo sbagliare niente. Riuscimmo a vincere meritatamente, anche se andammo i rigori. Il rigore calciato da me? Era giusto che mi prendessi quella responsabilità. Calciai con determinazione".
Sulle sfide contro il Real Madrid: "Sapevamo che potevamo dare fastidio a quel Real Madrid. Sapevamo che al ritorno non dovevamo sbagliare e sapevamo che una vittoria ci avrebbe consentito di vivere una finale di Champions dopo 20 anni. Eravamo carichi a mille. Facemmo una partita straordinaria dal primo all'ultimo minuto, esaltando i tifosi. A quel punto pensammo di dover vincere a tutti i costi la competizione. Eravamo davvero carichi".
Sulle finali di Baresili: "Ho disputato diverse finali, di cui alcune perse. Quando le perdi pensi di poter far meglio o comunque qualcosa di più. Quando le vinci, invece, c'è grande soddisfazione. Lavori tutto l'anno per raggiungere quel traguardo. Quando ci sono 70-80.000 persone che ti sostengono è tutta un'altra cosa. E' un'emozione speciale. Arrivare comunque in finale era qualcosa di straordinario: c'era sempre questa voglia di non deludere e di essere ambiziosi".
Su Sacchi e Capello: "Negli anni con Sacchi avevamo imparato tantissime cose. La squadra doveva essere sempre molto compatta e le distanze tra i giocatori dovevano essere minime. Capello, invece, ci ha dato altre conoscenze e siamo diventati una squadra che concedeva pochissimo. 58 partite senza perdere in Serie A e la Champions persa in finale nel 1993. L'anno dopo vincemmo la Champions e il campionato insieme. Fu un'annata straordinaria".
Sul Porto: "Con il Porto non è mai una partita facile perchè sono sempre molto ostici da affrontare. Hanno giocatori di buona qualità e quindi dobbiamo fare molta attenzione. In passato l'abbiamo sempre sofferto".
Sul Milan attuale: "Il Milan è cresciuto moltissimo in questi ultimi due anni e siamo tornati in Champions League dopo 7 anni. Avevamo voglia di questa competizione giocando alla pari o anche superiore perchè con l'Atletico Madrid non avremmo mai perso se fossimo rimasti in undici. Abbiamo dimostrato di giocare con grande determinazione, mettendo qualità e personalità. Il Milan deve rimanere sempre ai massimi livelli". Milan, nuovo assalto al colpo da Champions! Le ultime >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA