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L'intervista a Franco Baresi (vicepresidente AC Milan) sui rossoneri a 'QS' | Milan News (Getty Images)
Franco Baresi, vicepresidente del Milan, ha rilasciato un'intervista in esclusiva al 'Quotidiano Sportivo' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni più interessanti.
Sul perché il Milan sia crollato nell'ultimo mese: "Nessuno dimentica quello che il Milan ha fatto l'anno scorso, conquistando lo Scudetto. Ma quando vinci le responsabilità aumentano e devi dare qualcosa in più, tutti prendono accorgimenti per batterti".
Su cosa deve fare il Diavolo per riprendersi: "Siamo tutti sorpresi dai 18 punti che ci separano dal primo posto. Ora dobbiamo essere bravi a non farci destabilizzare dalle critiche, uniti per un unico obiettivo, perché rappresentiamo un club e una maglia gloriosa. Il primo pensiero dev'essere la squadra: ricordarci perché e come abbiamo vinto".
Sul Milan che ha tutte le carte in regola per ripartire: "Le qualità dei giocatori ci sono, nessuno si è dimenticato quanto di buono fatto vedere l'anno scorso. Alla fine sono sempre il campo e il lavoro che pagano: il successo è la somma di tanti sacrifici quotidiani. Quando le cose vanno male bisogna far vedere le proprie doti di disponibilità e altruismo. In rosa ci sono giocatori con esperienze importanti e giovani che hanno la consapevolezza di giocare nel Milan".
Sui giocatori rossoneri tornati spompati dai Mondiali in Qatar: "Non eravamo abituati ad avere questa sosta. La preparazione è cambiata perciò si soffre ...".
Sui tanti infortunati nella fila del Milan di Pioli: "Che questo non sia il vero Milan lo sappiamo, è condizionato da qualche infortunio di troppo. Ne usciremo restando uniti".
Sul rientro imminente di Zlatan Ibrahimovic: "Sappiamo chi è Zlatan, dove è stato ha vinto. E' tornato e ha fornito un grande apporto la scorsa stagione. Gli anni passano per tutti, non so cosa potrà dare ma è una figura che trasmette sicurezza e personalità".
Sulle prossime partite contro Torino e Tottenham: "I tifosi l'anno scorso hanno visto una squadra che li ha emozionati: di questo si sono innamorati. Adesso c'è la Champions, siamo agli ottavi, è una grande occasione. Ci sarà un'atmosfera incredibile e il Milan è in grado di giocarsela fino in fondo con il Tottenham".
Sul nuovo stadio di Milano: "San Siro è stata casa mia per 20 anni, bisogna però guardare avanti. Lo stadio di proprietà o comunque più moderno è importante perché porta molti vantaggi, guadagni e ricavi. Nel resto d'Europa sono avanti ...".
Sul suo credo affinché il Milan torni ad essere squadra dominante: "Chi ama il Milan capisce il momento di difficoltà. Non si deve aver paura, mai. Ci vogliono forza mentale, determinazione, coraggio e personalità". Milan, il sostituto di Kessié arriva a zero: le ultime news di mercato >>>
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