Sul Milan e su Vincenzo Montella: "La prima squadra in cui ho giocato si chiamava Azzurra, avevo cinque anni. Ero un ragazzo molto timido, i miei compagni di scuola volevano che andassi a giocare con loro, io giocavo solo con mio papà in garage. Così sono andato e dopo pochi mesi mi ha chiamato il Milan, avevo cinque anni e mezzo: dopo diversi provini mi hanno preso. È stata una parentesi bellissima, ringrazio tantissimo il Milan perché mi ha fatto crescere. Mi hanno preso che ero bambino e me ne sono andato a 19 anni, quando sono andato in Francia. Prima convocazione in Serie A? Mi ha chiamato Vincenzo Montella, proprio contro il Torino. In quei momenti guardi gli altri e ti chiedi se potrai reggere quel tipo di pressione, se ci ripensi ora ti rendi conto di sentire i tifosi per dieci minuti di partita, e non per gli altri 80 per quanto è alta la concentrazione. Ex compagni che sento ancora? Cutrone mi ha sempre aiutato tantissimo, sia quando ci vedevamo in Nazionale, sia in prima squadra e c’era lui". LEGGI ANCHE: Dal Milan al Bayern, in panchina si scommette: quanti i big scartati…
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