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Bennacer: “Sogno la Champions con il Milan. Adli è come un fratello”

Fabio Barera Redattore 

Ismael Bennacer, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista in cui ha toccato tanti temi interessanti

Ismael Bennacer, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a 'calciomercato.com', durante la quale ha toccato tanti temi interessanti dall'infortunio agli obiettivi in rossonero. Ecco, dunque, tutte le sue parole.

Bennacer: "Quando giochi nel Milan tutto può succedere"

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Su Yacine Adli: "Abbiamo un bel rapporto, non solo perché siamo francesi e abbiamo le stesse origini. Non abbiamo ancora giocato insieme, ma in allenamento si vede la forte connessione che c'è tra di noi. Per me è un piccolo fratello, sono contento che quest'anno abbia giocato di più. Se lo merita, lavora tanto per quello, giocherà ancora".

Sui tre momenti più belli al Milan: "Senza dubbio il giorno del mio esordio in rossonero, contro il Brescia a San Siro, poi lo scudetto vinto contro il Sassuolo e il gol in Champions League al Napoli. I momenti più difficili? L'infortunio e forse due mesi, ottobre-novembre, nell'anno che abbiamo vinto lo scudetto. Di certo in questi quattro anni e mezzo ho imparato davvero tanto al Milan".

Se il Milan è una squadra da scudetto: "Certo certo, siamo il Milan. A prescindere, senza guardare i nomi dei giocatori, abbiamo sempre in testa lo scudetto. Sarà molto dura ma ci crediamo molto".


Sul suo sogno nel cassetto: "La Champions, certo. La Champions con il Milan. Anche se sarà dura ci credo, ci credo perché quando tu giochi per questa squadra capisci che tutto può succedere".

Su come sono stati questi mesi a livello psicologico:  "All’inizio era difficile, la sera dell’infortunio è stata molto difficile perché non sapevo cosa avevo. Il giorno dopo ho fatto risonanza e mi hanno detto che sarei tornato dopo 8/9 mesi. Ero molto molto triste ma in quei momenti dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno perché è così che vai avanti. Ho avuto più tempo per me, per la mia famiglia, per lavorare a delle cose per le quali prima non avevo tempo. Giocando ogni tre giorni non hai tempo per queste cose. Ora sono contento perché sono pronto’".

Sui segreti del recupero in tempi record: "Dormire, dormire bene. Si magari ho dormito molto bene, mangiare bene anche. C’era la mia famiglia e questo è molto molto importante. Poi mi sono fissato degli obiettivo ogni giorno, pensavo solo a quello. Poi non volevo per forzare tornare prima ma i fatti hanno detto questo, che sono pronto. Adesso aspetto solo questo, voglio tornare a giocare". LEGGI ANCHE: Le pagelle della nostra redazione di Lazio-Milan Primavera >>>


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