Giuseppe Bergomi, ex difensore dell'Inter, ha parlato del derby di domani sera a 'San Siro' contro il Milan a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni dell'attuale commentatore per 'Sky Sport'.
INTERVISTE
Bergomi: “Vi rivelo il momento esatto in cui si vince un derby”
Inter-Milan, le dichiarazioni di Bergomi sul derby
—Su come si gestisce la pressione di un derby: «È la gara più importante dell’anno, c’è poco da fare. Per me lo è ancora oggi. Pensi che non riesco a vederla da seduto quando sto a casa. Mia figlia l’ultima volta mi ha detto: “Ma perché non ti siedi?”. Ma niente, faccio avanti e indietro, impossibile provare a rilassarsi. Da giocatore invece era tutta un’altra cosa: io non badavo allo stadio pieno, restavo concentrato su quello che dovevo fare e il pubblico diventava un brusio lontano».
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Su come si vive un derby di Milano: «Ognuno ha il proprio modo di vivere il momento. Io mi giocai il primo titolo nei Giovanissimi proprio in un derby, vinto ai supplementari. Negli anni ho sfidato Alberico Evani, Giuseppe Incocciati, Sergio Battistini, Andrea Icardi. Ragazzi che poi ho ritrovato nei derby in Serie A. La rivalità è stata sempre sana, cominciava e finiva tutto in campo, con grande rispetto. Una volta provai a battere una punizione veloce, Paolo Maldini mi pestò la mano, poi mi fece l’occhiolino: finita lì».
Sull'Inter avvantaggiata per la vittoria in Supercoppa Italiana: «Sarebbe imperdonabile pensarla così. Bisogna resettare tutto. Il derby si vince nel momento esatto in cui non accetti l’idea di perderlo. Non conta il momento, ma la voglia, la motivazione». Mercato Milan, scippo di Maldini al Napoli capolista? Le ultime news >>>
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