L’ex attaccante del Milan e attuale dirigente tedesco Oliver Bierhoff, intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha rivissuto i più recenti confronti tra Italia e Germania. Ecco, di seguito, le sue parole:


INTERVISTE
Bierhoff: “Italia, serve orgoglio e spirito di squadra per tornare al top”
"Altra notte di tensione, ma passammo noi. Di Conte ho grande rispetto, dà grande grinta, però da avversario non è proprio simpatico. Era così anche da calciatore, quando ci avevo giocato contro non era uno che piaceva, che parlava tranquillamente con te. A Bordeaux quasi non ci siamo neanche guardati. In campo poi avevamo più qualità, ma l’ultimo rigore è entrato in maniera strana, debole. Si vede che era scritto nelle stelle».
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"L’Italia non è più l’avversario di cui si ha più paura, la bestia nera. Senza offendere nessuno, però soprattutto nel 2006 c’era altra qualità negli azzurri. Io penso che sia stato un grandissimo risultato vincere l’Europeo del 2020, ma generalmente tanti nomi non sono al livello del passato".
Sul lavoro di Spalletti per ricostruire la squadra dopo la delusione dell’Europeo: "Si deve avere l’orgoglio di giocare in nazionale, di trovarsi bene in un’unità che ha degli obiettivi grandi e che capisci che si possono raggiungere solo con entusiasmo e spirito di squadra, anche se c’è meno qualità. Se hai 10, 12, 15 campioni, come abbiamo avuto anche noi nel 2014, è più una gestione di persone. Altrimenti devi lavorare sul gruppo, sull’identità, sulla disciplina. Andare in campo e capire che il risultato si può ottenere soltanto insieme". LEGGI ANCHE: Milan, il silenzio di Ibrahimovic: c’è una cosa importante da capire >>>
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