Intervistato dai microfoni di Gianlucadimarzio.com, Fabio Borini ha parlato della sua carriera in Turchia, del Milan e di un ipotetico ritorno in Italia: "In generale, qui (in Turchia) stravedono per noi, forse perché ancora innamorati del nostro periodo d’oro, quello anni ‘90-2000. Ammirano la nostra attenzione per la tattica, la nostra continuità sul lavoro: è un aspetto che seguono con grande interesse. Mi aspettavo un livello più basso. Ma non scarso, sia chiaro. Solo più basso. C’è altissima intensità fisica, magari sacrificando un pò la tecnica, ma questo rende le partite sempre aperte: non è mai facile vincere".
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Borini: “Non escludo un mio ritorno in Italia, ho già qualche richiesta”
Sul Milan: "Con grande onestà devo dire che non mi aspettavo né lo scudetto l’anno scorso, né la semifinale di Champions quest’anno. Hanno fatto un salto in avanti quasi improvviso: di solito i passaggi sono più graduali".
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Sulla finale di Champions League ad Istanbul: "C’è già tantissima attesa: si stanno preparando fuori dallo stadio, che poi è quello dove giochiamo anche noi in campionato, con le prime fanbase, i primi manifesti… Per un giocatore, fare una partita qui è stimolante: il campo è un po’ duro, ma bello. E per i tifosi ci sarà una grande atmosfera: ottantamila posti a disposizione, gli spalti magari non vicinissimi al campo ma sarà il contesto a essere decisivo. Permettimi solo un consiglio a chi verrà qui: prendetevi tempo, le distanze da percorrere sono sempre molto lunghe. E il traffico non si batte".
Sul ritorno in Italia: "Non escludo nulla per la prossima estate, quindi anche un mio ritorno in Italia. Qualche richiesta è già arrivata, di sicuro non voglio commettere l’errore di aspettare troppo a fine contratto come l’ultima volta, quando sono rimasto fermo fino a dicembre, prima di venire qui. Non mi precludo niente". Calciomercato Milan – Bloccato il portiere Raveyre
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