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L'intervista di Daniele Bossari sul Milan, su Rafael Leao e Charles De Ketelaere a 'Tuttosport' | AC Milan News (Getty Images)
Daniele Bossari, conduttore televisivo e tifoso del Milan, ha parlato di Rafael Leao e Charles De Ketelaere in un'intervista concessa in esclusiva al quotidiano 'Tuttosport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Bossari sull'attualità rossonera.
Su De Ketelaere: "Un enigma, un giocatore ancora tutto da scoprire. Da tifoso aspettavo il suo esordio, di vederlo finalmente in campo. Ma devo ammettere che è come se stessi ancora aspettando il suo esordio. Paolo Maldini dice che ci vuole ancora un po' di tempo per adattarsi allo stile di gioco di questa squadra. Voglio fidarmi di lui".
Su cosa ha visto in De Ketelaere che lo fa ben sperare: "Ho visto solo una grande fragilità dettata anche dalla sua fisicità. Non l'ho visto determinato come invece dovrebbe essere chi indossa questa maglia e scende in campo a 'San Siro' davanti ad un grande pubblico. Non si è espresso per quello che vale, per le sue qualità".
Sul paragone con Ricardo Kaká: "Un paragone con Kaká farebbe male a tutti. Ha fatto male probabilmente a lui, ma anche a noi tifosi che ci aspettavamo di vedere un altro tipo di giocatore".
Su chi è il boss di questo Milan: "Mediaticamente Rafael Leao. Lo è perché è partito per il Mondiale lasciandoci in sospeso, non facendoci capire quale sarà il suo futuro e questa incertezza lo porta ad essere al centro dell'attenzione totale da parte di tutti noi tifosi del Milan. Parte del destino del Milan potrebbe passare dalla sua scelta. Se, però, vogliamo dirla tutta, il boss del Milan resta Zlatan Ibrahimovic. Anche se non è in campo è sempre lui che guida i suoi compagni con il suo infinito carisma".
Sul boss rossonero ai Mondiali: "Per i suoi gol dico sempre Olivier Giroud. Decisivo nella Francia così come nel Milan di Stefano Pioli".
Su cosa può fare il Milan per trattenere Leao: "Deve fargli capire cos'è il Milan, la storia di questo club. Fargli capire che stiamo tornando. Tocca a Maldini provarci. Lui è la storia e deve provare a fargli capire che è un privilegio indossare la maglia rossonera. Nel momento in cui c'è un rifiuto, la risposta su cosa fare viene da sola".
Sulla possibile cessione di Leao: "A me dispiacerebbe perderlo, quando però un giocatore non vuole più restare è giusto farlo andare via. Io sono convinto che lui stia bene a Milano e nel Milan, ma se non si riesce a fargli entrare nella testa che è giusto restare, allora è meglio venderlo a giugno e guadagnarci qualcosa ...".
Ancora su Leao: "È uno di quei giocatori per cui vale la pena pagare il biglietto per andarlo a vedere. Ma come tutti, più o meno, in questo mondo si lascia trascinare dal business, dai soldi".
Su cosa penserebbe se Leao andasse via: "Ho fiducia in Paolo Maldini e Frederic Massara, perché finalmente è tornata la mentalità del Milan, perché c'è la programmazione e c'è la capacità di trovare giovani campioni da far crescere e godersi con la maglia del Milan".
Sul Milan dei giovani: "Mi piace tantissimo, davvero tantissimo. Mi diverto a vedere questi ragazzi giocare e vincere sotto la guida di Pioli. Un allenatore che mi piace molto, anche a livello umano. Avanti così". Rinnovo Leao, ecco la proposta del Milan >>>
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