Sulla recente separazione tra Maldini ed i rossoneri: “Un personaggio come Maldini aveva sicuramente un peso notevole all’interno della società e dello spogliatoio. È chiaro ed evidente che, quando i giocatori arrivano e si trovano davanti un campione di questo tipo… Chapeau, tanto di cappello. Chi arriva da un’altra parte d’Europa pensa: ‘Mi trovo davanti un giocatore a cui devo un grandissimo rispetto perché ha scritto la storia degli ultimi 30 anni del Milan e prima ancora suo padre’. Ci troviamo davanti a un personaggio molto molto rilevante all’interno della società. Nella vita si dice sempre: ‘Morto un papa, se ne fa un altro’. Però Maldini è una persona di spessore per quello che ha rappresentato. Ognuno la può pensare come vuole, ma è stato la storia del Milan”.
Sull'emigrazione dei giocatori in Arabia: “I protagonisti del nostro campionato come Tonali e Milinkovic-Savic sono andati via e non li sostituiremo con giocatori di pari valore o superiore, impoverendo così la nostra lega. Questo è il calcio. Ci sono posti dove ti dicono: ‘Qui abbiamo tutto, ma non il denaro’, in Arabia Saudita invece ti dicono: ‘Noi non abbiamo niente, però abbiamo i soldi’, (ride, ndr). Vogliono crescere, probabilmente puntano ad avere il Mondiale in casa. Per loro è una forma di investimento… Arrivano questi contratti che per noi sono fuori logica: la loro è una realtà fuori dalla realtà”.
Sul suo rapporto personale con Galliani:"Con Galliani ho un rapporto di fraterna amicizia. Nella mia vita l’ho incontrato diversi anni fa e posso dirgli solo una cosa: grazie per tutte le opportunità che ho avuto. Grazie e basta. Non ci sono altre parole”. LEGGI ANCHE: Milan, le possibili soluzioni tattiche con Okafor >>>
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