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Ariedo Braida, dirigente della Cremonese, ha parlato di Milan-Monza, ma anche del suo passato rossonero (foto: Getty Images)
Ariedo Braida, dirigente della Cremonese, ha parlato della partita di oggi tra Milan e Monza, ma anche del suo passato rossonero. Queste le dichiarazioni rilasciate a 'La Gazzetta dello Sport'.
Per chi tifa stasera? "Non potete farmi subito la domanda difficile, non mettetemi in difficoltà. Io, se gioca Milan-Monza, ho due cuori".
Ok, ma cos'è il Milan per lei? "È il club che ha reso riconoscibile uno sconosciuto come me. Anche oggi mi fermano, qualcuno è convinto che lavori ancora per il Milan, altri parlano della squadra e dicono 'noi'".
E Galliani? "Abbiamo lavorato una vita insieme, ho visto crescere i suoi figli, siamo andati a cena un'infinità di volte. Mai riuscito a pagarne una".
Lei è stato davvero decisivo per l'acquisto di Van Basten? "Mah, sono andato a vederlo al vecchio stadio di Amsterdam e mi colpì. Faceva solo cose determinanti. Dicono che devi vedere un giocatore tante volta, io ho un'altra chiave: deve scattarti qualcosa dentro, subito".
Quando ha visto Galliani più deciso? "Una volta sono andato in Brasile per prendere Rivallo. L'ho chiamato 'È dura, ci sono difficoltà'. E lui: 'Portiamolo a casa e basta!'. Ho risposto quasi come Garibaldi: 'Agli ordini".
Lei sarà allo stadio per Milan-Monza? "In settimana ho chiamato Maldini: 'Paolo guarda che forse vengo'. Ci sarò, probabilmente andrò allo stadio assieme a Galliani, come ai vecchi tempi. Anche allora mi chiedeva il risultato del Monza. Solo lui e Berlusconi potevano portarlo in Serie A". Origi, Rebic e non solo: quanti cambi per Stefano Pioli in Milan-Monza!
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