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Il logo della FIFA (Getty Images)
Intervistato dai microfoni di TMW, il noto agente Giovanni Branchini ha parlato del nuovo regolamento degli agenti e del ruolo della FIFA: "Il nostro mondo ha bisogno di regole e dello sforzo che queste regole, anche già esistenti, vengano rispettate. Questo è il vero nocciolo del problema. Se riscrivi il codice della strada, ma non metti autovelox, telecamere e gli addetti al controllo, non serve a nulla. In fondo, a queste persone che fanno da moralizzatori, del calcio non importa nulla. Svolgono una mansione che a loro è molto cara, presenta grandissimi vantaggi, non parliamo solo di soldi".
Il procuratore ha poi continuato: "Sono dei privilegiati, perché vendono e gestiscono un'esclusiva un qualcosa che non hanno creato né acquistato. Gli è stato mantenuto il diritto di fare ciò, nonostante siano finiti quasi tutti in galera e comunque non godono di grande credito, tanto quanto gli agenti che di colpo combattono in modo indiscriminato. C'è una serie di motivi in cui purtroppo la realtà sfugge ai più. Questa manovra, iniziata cinque anni fa, è una cortina fumogena, un deterrente per dare la sensazione di calmierare i costi".
Infine, Branchini ha concluso: "Come fai quando i Mondiali costano ogni volta 1-2 miliardi in più e hai già venduto oggi, quello del 2030, in Arabia Saudita, probabilmente al doppio di quanto ha speso in Qatar. Certamente con lo stesso aggravio di complicazioni per i calendari internazionali e i club che quei calciatori pagano regolarmente ogni mese. Aggiungi manifestazioni e partite quando il mondo del calcio ti chiede il contrario. Dove nasce la credibilità di queste persone? Cercano di fare credere che mette un cap a un'unica categoria possa essere la panacea di tutti i mali?". Milan, forte ala destra nel mirino >>>
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