Sul mercato del Milan: "Il Milan ha acquistato moltissimi giocatori quest’estate, bisogna valutare a gennaio se aggiungerne altri. È stato un mercato fatto molto sulla carta, molto su segnalazione degli scout: un mercato che magari non si è integrato alla perfezione con le esigenze della squadra e chi la gestisce. Occhio a non alimentare ulteriormente la confusione con altri acquisti, potrebbero esserci risvolti negativi".
Su Maldini e Massara: "Non voglio fare una paragone con Maldini e Massara. In passato c’è stata bravura ma anche fortuna, alcuni giocatori che avevano mostrato limiti a Milano si sono ritrovati e hanno trovato una grande resa. Nell’ultimo mercato sono arrivati tanti giocatori: quando arrivano in così tanti c’è la possibilità maggiore di azzeccarne qualcuno molto buono, ma c’è anche il rischio di non avere i risultati sperati da molti".
Branchini: "Decreto Crescita strumento utile, ma negativo"
—Sul Decreto Crescita: "Il Decreto Crescita è uno di quegli strumenti utili in un modo e molto negativi in un altro. Bisogna trovare un equilibrio. La sensazione che ho è che si voglia riscriverne il perimetro e dare una certa protezione ai giovani e ai giocatori di seconda fascia, mantenendo il vantaggio di poter essere competitivi con i giocatori di prima fascia, altrimenti non si ha la forza di acquistarli".
Su Taremi e Djalo: "Il vantaggio del decreto è in dubbio, però penso che per esempio Tiago Djalò sia un giocatore in uscita ed è molto probabile che arrivi. Taremi è già una situazione diversa, secondo me ci sono anche dei dubbi sulla reale esigenza che serva. Il Decreto Crescita comunque è un aspetto molto importante per il nostro calcio, va studiato con criterio ed equilibrio". LEGGI ANCHE: Dalla Francia: "Thiago Motta tra i candidati per la panchina del Milan" >>>
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