Intervenuto ai microfoni di 'Radio Rossonera', Ricky Buscaglia, telecronista di Dazn, ha parlato del Milan dopo il brutto pareggio contro l'Udinese. Partita che lo stesso Buscaglia ha assistito dal vivo e commentato. Ecco il suo intervento.
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Buscaglia: “Messias dalla panchina mi piace. Scudetto? L’Inter ha qualcosa in più”
Intervenuto ai microfoni di 'Radio Rossonera', Ricky Buscagli ha espresso il suo pensiero sul Milan e sulla lotta scudetto
Sulla partita: "Quello che è mancato è stata una circolazione palla fluida, imprevedibilità, voglia di andare uno contro uno e soprattutto nel primo tempo sono mancati gli uomini. Pioli lo ha capito e con il triplo cambio qualcosa è cambiato. Non è facile per nessuno affrontare l’Udinese. Un Milan al top e con tutti gli uomini a disposizione questa partita la vince perché è superiore. È mancata la prestazione, ma se dobbiamo analizzare non c’è stato il giro palla veloce. Poi quel gol lì non si deve subire mai".
Sul gol subito dal Milan: "Per me non è solo un errore dei centrocampisti. Coinvolgo anche Romagnoli e Tomori. Se hai i centrali così alti in difesa Bennacer o fa un passaggio sicuro o non va. È una condivisione di colpe. Il margine di errore di Bennacer in base alla posizione ampia dei centrali era minima. Il pallone non è uscito bene e Bakayoko era un po' soft, ma anche la posizione non era ottima. Infatti nel secondo tempo il Milan ha rinunciato a quel tipo di manovra".
Su Messias: "È un po’ presto per fare previsioni sulla formazione di Milan-Napoli. In questo momento Messias dalla panchina a me piace molto. Ha avuto degli spunti anche a Udine nei primi minuti della ripresa. Io non escluderei un ingresso in corsa anche se mi sembra evidente che stia molto bene".
Su Florenzi: "Sappiamo bene quali siano le sue caratteristiche da terzino. Il meglio lo dà da metà campo in su. È evidente che in fase difensiva non sia un terzino nato. Si sta costruendo il finale di carriera lì. Per me è in crescita e ha bisogno di giocare. Ha bisogno di macinare minuti e fare errori. Poi bisogna capire se il Milan ha la possibilità di aspettare la crescita di Florenzi. Non è casuale che nel finale siano arrivate le cose migliori di Florenzi".
Su Ibrahimovic: "Dal punto di vista emotivo non saprei, è da sempre dentro il match, è molto empatico. Nonostante il suo ego non è ultraterreno. L’età e quella e deve gestirsi. Poi se arriva una palla di qualità lui la trasforma in qualcosa di meraviglioso. Che palla lascia a Brahim Diaz? Ne fa 5-6 a partita. Se le deve diluire in 90 minuti il Milan perde qualcosa, se può concentrarle nell’ultima mezz’ora (che può diventare il suo terreno di caccia con il recupero dei giocatori) il discorso è diverso. Tutti gli amanti del calcio vorrebbero che Ibrahimovic, Messi e Ronaldo avessero 20 primavere davanti. Non è così. Deve gestirsi ed è di una intelligenza estrema. Lì te la può risolvere solo lui".
Sullo scudetto: "Le prime 4 hanno qualcosa in più rispetto a tutte le altre. Il mercato di Gennaio qualcosa ci dirà. La regola non scritta di questo campionato è sfruttare al massimo il periodo in cui tutti sono in forma (cosa che il Milan ha fatto e l’Inter ora sta facendo). Poi nei momenti critici bisogna muovere la classifica, non importa come. È difficile da leggere, in primavera bisognerà capire chi ha gli uomini a disposizione e chi no. Il Napoli sembra crollato, ma senza 5 titolari è evidente. Il Milan pareggia a Udine, ma senza 7 giocatori ci può stare. L’Inter ha cambiato passo ma ha tutti a disposizione, come Milan e Napoli quando erano al completo. L’Atalanta ha fuori Gosens, manca solo lui. È una squadra che può essere pericolosa.
Tra l’altro nessuno di questi 4 allenatori ha mai vinto un campionato in Italia (solo Spalletti, ma in Russia con lo Zenit). Dire chi è favorita oggi è difficile. È evidente che l’Inter sembra avere qualcosa in più, ma lo diciamo ora che ha tutti a disposizione".
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