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Albertosi: “Poca differenza tra Inter e Milan. Maignan non è il migliore”

Enrico Albertosi parla del Milan e delle ambizioni scudetto della prossima stagione (Getty Images)
Enrico Albertosi, ex portiere, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del match tra Cagliari e Milan. Ecco le sue parole
Fabio Barera Redattore 

Enrico Albertosi, ex portiere, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', in edicola questa mattina, in vista del match delle 18:3o tra Cagliari e Milan. Ecco, quindi, le sue parole.

Milan, le parole di Enrico Albertosi

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Su Sportiello: "È un ottimo portiere. Negli ultimi anni ha fatto soprattutto la riserva, ma quando chiamato in causa ha dimostrato di poter fare senza problemi il titolare. Al Milan il discorso cambia perché c'è davanti un top come Maignan e non è semplice subentrare quando manca uno così, lo abbiamo visto. Avere un secondo esperto e abituato a giocare in Serie A è però un passo avanti rispetto alla passata stagione".


Su Maignan: "Maignan è bravissimo e spesso decisivo, ma non è il migliore al mondo. Credo che in questo momento sia uno dei più forti nel ruolo insieme ad altri quattro o cinque, tra cui i vari Alisson e Courtois. Tutti allo stesso livello. Non ne vedo uno di gran lunga superiore, sono lì e se la giocano alla grande. È una bella lotta".

Su Radunovic: "Tra i pali è un portiere molto bravo, ma quando esce a volte commette errori clamorosi. Come nell'azione della prima rete presa a Bergamo, contro l'Atalanta. Troppa incertezza nell'intervento, non si possono prendere quei gol. Su alcune cose bisogna lavorare con più attenzione".

Sulla corsa Scudetto: "Oggi l'Inter è la più forte, mi sembra che non ci siano dubbi su questa superiorità. Al di là dei gol segnati nel derby è una squadra rodata, che ha cambiato poco e fin qui ha sempre giocato bene. Cosa più importante non ha mai perso e dall'anno scorso i ragazzi di Inzaghi sono cresciuti, pure per merito della grande esperienza vissuta in Europa. Sono aspetti che messi insieme fanno riflettere, credo che possa essere il loro anno".

Sul derby Inter-Milan: "Secondo me non c'è tutta questa distanza tra le due squadre, i quattro gol di differenza sono esagerati. Partite come il derby a volte raccontano storie a parte, sono imprevedibili e nessuno avrebbe scommesso su un punteggio così eclatante".

Se il derby può influenzare il futuro: "Per il Milan adesso è importante superare la disfatta. Contro il Verona Leao ha segnato nei primi minuti e ha messo la gara in discesa, ma la squadra non mi è sembrata brillantissima".

Sul lavoro di Pioli: "Al Milan ha fatto molto bene, parlano i risultati. Conosce il calcio, è competente e soprattutto sa come prendere i ragazzi. Nello spogliatoio è un fattore rilevante. Bisogna tenere presente il suo percorso di quattro anni a Milano, la crescita evidente del gruppo e lo Scudetto vinto con merito. In questo contesto nessuno si comporterebbe meglio di lui".

Sulle difficoltà del Cagliari: "Oggi il Cagliari ha diversi problemi, soprattutto perché la squadra non riesce a fare gol. Fin qui ne hanno segnato solo uno in cinque partite e non sarà semplice per il mister cambiare la situazione, anche considerando che è fuori Lapadula, il capocannoniere dell'ultima Serie B".

Su Lapadula: "L'anno scorso è stato un punto di riferimento, ha risolto tanti scontri. Una squadra che combatte per la salvezza in Serie A non può fare a meno di un attaccante del genere".  LEGGI ANCHE: Milan, vice Theo Hernandez: contatti in corso per Miranda >>>

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