Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' dell'arrivo di Álvaro Morata e non soltanto
Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola da Madrid, dove si trovava per concludere l'acquisto di Álvaro Morata dall'Atlético Madrid. È il primo colpo del calciomercato estivo 2024 per i rossoneri. Ecco, dunque, le sue parole.
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Sull'operazione Morata: "Con il giocatore è tutto a posto. Ha firmato un contratto che lo legherà a noi per le prossime quattro stagioni, più una opzionale. Per quanto riguarda il trasferimento non è stato ancora completato perché ci sono delle questioni tecniche da risolvere. Far scattare la clausola di rescissione è un procedimento complesso e delicato che stiamo portando a termine con la massima attenzione".
Su Morata, che voleva restare all'Atlético e poi ha sposato il progetto del Milan: "Vuol dire che siamo molto convincenti. Com'è andata? L’abbiamo convinto con un grande lavoro di gruppo. Una menzione speciale va a Zlatan Ibrahimović e Paulo Fonseca. Il primo gli ha spiegato cosa significa giocare nel Milan ed essere il centravanti di questa squadra, il secondo gli ha detto come lo vuole usare. E qui è stato determinante il valore del nostro allenatore".
Sulle qualità di Morata: "Álvaro è uno che lo scorso anno ha fatto 21 gol con l’Atlético, oltre a quelli con la Nazionale. Uno che ha segnato ovunque: Italia, Spagna, Inghilterra, Champions League. Uno che ha vinto 20 trofei in carriera: questa sua abitudine al successo per noi è stata determinante. Siamo molto soddisfatti, e aggiungo un paio di cose: la prima, più generale, è che Álvaro ha una grande voglia di venire al Milan ed è molto fiducioso sul fatto che quella milanista sarà la tappa migliore della sua già decisamente brillante carriera. Fiducia che condividiamo in pieno. La seconda, più personale, è che stando con lui ho capito come mai l’hanno scelto come capitano della Nazionale: gli hanno dato la fascia perché parla da leader, è una cosa che mi ha impressionato".