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Crespo: “Milan, Okafor non segna tanto: contento se arrivasse a 10 gol”

intervista Crespo Calciomercato AC Milan Okafor
Hernán Crespo, ex attaccante del Milan nella stagione 2004-2005, ha parlato di Noah Okafor, ultimo acquisto dei rossoneri. Le dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Hernán Crespo, ex attaccante del Milan nella stagione 2004-2005 e oggi allenatore dell'Al-Duhail (Qatar) ha parlato di Noah Okafor, ultimo colpo di calciomercato dei rossoneri, in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni di 'Valdanito' sull'attaccante svizzero, classe 2000, prelevato per 15 milioni di euro circa dal RB Salisburgo.

Milan, l'opinione di Crespo sull'acquisto di Okafor

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Sulle caratteristiche tecniche di Okafor: «Lo conosco bene, l’ho seguito in diverse partite. È un attaccante che fa molto movimento, capace di agire sia sull’esterno sia al centro. Però, diciamolo subito per evitare che i tifosi s’illudano, non è un classico centravanti e non ha nel DNA tantissimi gol. Non ha mai giocato nel campionato italiano, che per gli attaccanti è il più duro del mondo e ve lo dice uno che l’ha provato sulla propria pelle, e sarei contento per il Milan se arrivasse a un bottino di dieci gol».


Sullo 'status' di scommessa con cui Okafor arriva al Milan: «Sì. Ma le scommesse si possono anche vincere, non è mica detto che si debba sempre perderle ... Il Milan non ha il budget per acquistare campionissimi e quindi va su elementi non molto conosciuti e cerca di valorizzarli».

Sulla politica virtuosa del Milan che non scalda gli animi: «Con questa politica, non dimentichiamolo, il Milan ha vinto lo Scudetto nel 2022 ed è arrivato in semifinale di Champions League nel 2023. Chi li conosceva Fikayo Tomori e Pierre Kalulu, tanto per fare due nomi, prima che esplodessero nella stagione del tricolore? Nel calcio di oggi, che è sempre più basato sul collettivo, se non hai Kylian Mbappé o Erling Braut Haaland, che il Milan non si può permettere, si deve puntare sull’organizzazione di gioco e sull’aggressività».

Sulla strada del gioco che Pioli vuole seguire per il Milan: «E fa bene perché se sei organizzato, sei fai pressing, se rubi il pallone in zona offensiva allora hai più probabilità di dare fastidio agli avversari. Pioli ha idee positive, lasciamolo lavorare in tranquillità. E magari farà di Okafor un numero uno». Milan, non solo Okafor e Chukwueze: ne arriva un altro >>>

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