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L'intervista di Benjamin Pavard (difensore Bayern Monaco) sul Milan e su Olivier Giroud a 'La Gazzetta dello Sport' | AC Milan News (Getty Images)
Benjamin Pavard, difensore del Bayern Monaco e della Nazionale francese, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni alla 'rosea'.
Sulla vittoria dei Mondiali in Russia nel 2018: «Mai avrei pensato di vincere un Mondiale. Era un sogno d’infanzia. Mi sarebbero bastati trenta secondi e invece ero titolare e ho segnato il gol più bello. Ma sono rimasto lo stesso: gloria e soldi sono secondari, gioco per vincere e migliorare».
Sul gol all'Argentina nel 2018 e sul suo ruolo in campo: «Da un lato è bello che si ricordi quel gol, anche se poi tutti pensano a me come un terzino, mentre sono un difensore centrale. Oggi ai terzini si chiede di attaccare e fare gol, mentre per me bisogna prima difendere. Da centrale, non mi piace se il mio terzino resta troppo su. Poi tutto dipende anche da modulo e allenatore. In Nazionale di sicuro mi adatto e Deschamps per esempio chiede si difenda bene prima di attaccare».
Sui suoi esempi: «Lilian Thuram, centrale in club, terzino in nazionale. Mi piace Thiago Silva, sempre al top nonostante l’età. Ho sempre ammirato Paolo Maldini, Alessandro Nesta, Giorgio Chiellini. Li guardo ancora su YouTube: da loro c’è sempre qualcosa da imparare. Da mio padre ho ereditato forza mentale e impegno quotidiano».
Sulla possibilità di giocare nel campionato italiano: «Gioco ormai da sette anni in Germania. Ho ancora molti amici a Stoccarda. Con il Bayern Monaco ho vinto tutto. Gioco per vincere e sono disponibile per valutare nuovi progetti interessanti, ma da difensore centrale».
Su Olivier Giroud che starebbe provando a convincerlo a firmare con il Milan: «Olivier mi dice sempre che l’Italia è un paese che vive al cento per cento di calcio. Mi ha raccontato la magia dei derby, la grande festa dei tifosi per lo scudetto. Mi piacerebbe molto giocare con lui anche perché è un grande amico. Vedremo».
Sulla possibilità che la Francia vinca in Qatar senza Paul Pogba e N'Golo Kanté: «Niente è impossibile. Si va al Mondiale per vincere, altrimenti meglio stare a casa. Con gli infortuni non è ideale, ma il clima tra noi è positivo. Non bisogna esaltarsi, ma focalizzarsi sull’obiettivo. Non ci sono partite facili, ma vogliamo rivivere le emozioni del 2018».
Sul flop agli ultimi Europei: «E’ stata una grande delusione, ma siamo rimasti uniti. E’ stata un’esperienza negativa che ci ha fatto crescere. In Qatar siamo di nuovo tra i favoriti ma sappiamo quali errori evitare».
Sulla pressione sulle spalle di Kylian Mbappé e Karim Benzema: «Kylian e Karim sono grandi giocatori abituati alla pressione a questi livelli. In ogni caso abbiamo piena fiducia in loro e spero riusciremo a metterli in valore».
Sulle possibili sorprese ai Mondiali: «L’Argentina di Messi, il Brasile di Neymar, Germania, Inghilterra, ma occhio al Portogallo di Ronaldo e al Belgio. Sarà un bel Mondiale. In genere c’è sempre qualche sorpresa che sfrutta l’eliminazione di qualche grossa nazionale».
Sull'Italia che non parteciperà ai Mondiali: «E’ stata una sorpresa, avrei preferito vederla in Qatar perché è una grande squadra, con giovani giocatori di talento. Sono sicuro che tornerete presto ai vertici».
Sulla Serie A, meno scontata della Bundesliga: «Vincere non è mai facile, ma la Serie A è molto interessante non solo per un difensore come me, ma anche perché è molto aperta, come mi raccontano gli amici Giroud, Theo Hernández e Rabiot. Basta vedere il duello continuo tra Napoli e Milan. E con l’Inter che non è stata facile da affrontare in Champions, e di cui me ne parlava a suo tempo anche Perisic. La Juventus di oggi è in ricostruzione, tornerà presto ai suoi livelli anche in Europa». Rinnovo Leao, le parole del padre fanno esultare i tifosi del Milan >>>
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