Sul tipo di centravanti che è Lukaku: «Il belga si basa soprattutto sul fisico, quello che una volta si chiamava centravanti di sfondamento. È micidiale nelle ripartenze, detta benissimo il passaggio in profondità e, in questo modo, fa muovere tutta la squadra».
Sul giocatore che più si adatterebbe al Milan che sta nascendo: «Il Milan ha bisogno di gol subito, di buttarla dentro. Il pubblico di 'San Siro' non ha tempo per aspettare, e questo è un aspetto importante. Zirkzee ha disputato un’ottima stagione con il Bologna, segnando 11 gol. Lukaku non è stato brillantissimo nell’ultimo campionato, però se ha le motivazioni giuste e se è preparato bene dal punto di vista fisico può essere una garanzia. Zirkzee è giovane, come potrebbe reggere l’impatto con 'San Siro'? Credetemi, ve lo dice uno che ha provato sulla sua pelle quell’emozione: giocare in quello stadio non è come giocare da altre parti. Zirkzee è stato molto bravo finora, ma a Bologna. E Bologna non è Milano. Lukaku è più abituato a grandi palcoscenici, ha un’esperienza internazionale consolidata».
"Lukaku fa reparto da solo, Zirkzee più portato al palleggio"
—Su chi si adatterebbe meglio al gioco di Paulo Fonseca tra i due: «Non so come Fonseca intenda sviluppare la manovra, ma so che Lukaku fa reparto da solo. Zirkzee ha bisogno di dialogare con i compagni, quindi il suo inserimento potrebbe risultare più lungo. E poi, siccome il centravanti non gioca da solo, bisogna sempre vedere chi gli metti vicino. Se le ali sono Rafael Leão e Christian Pulisic, allora Lukaku è perfetto per piombare in area sui loro cross. Zirkzee preferisce manovrare di più, dialoga con le mezzali, va avanti con triangoli stretti poiché ha grande tecnica. Per quello che hanno sempre fatto vedere le squadre allenate da Fonseca, forse Lukaku è più adatto».
Sul gioco del Milan che sarebbe più verticale con Lukaku: «Non c’è dubbio. Lui attacca la profondità: se è in forma, con due passaggi si arriva in porta perché è un armadio che si trascina dietro i difensori».
Sul gioco del Milan che, invece, con Zirkzee sarebbe più portato al palleggio: «Proprio così. Direi un Milan votato al tiqui-taca, al fraseggio in mezzo al campo. Però mi sembra che il calcio europeo stia andando verso una maggiore verticalizzazione della manovra, come insegna il Real Madrid del mio maestro Carlo Ancelotti».
In conclusione, Zirkzee o Lukaku? «Per il Milan di oggi, forse Lukaku è più adatto». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Derby con l’Inter per un colpo di assoluta qualità >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA