Sugli allenamenti in prima squadra con Gattuso: "È stata la mia salvezza, perchè in primavera quasi non mi volevano più far allenare e quindi mi chiamava lui su per allenarmi. Gli allenamenti erano ad un ritmo completamente diverso, ma era un ritmo a cui potevi andare se arrivavi da una prestagione fatta con Gattuso. Mi ricordo con Gigio Donnarumma, quando giocava, che un giorno gli feci gol di destro, a culo, sotto l’incrocio. Non l’avessi mai fatto. Ho preso un sacco di sfottò da Gigio, da Ale Romagnoli, perchè avevo zappato e la palla era finita sotto l’incrocio. Ma con Rino il clima era quello, ti guardava con gli stessi occhi con cui ti aveva conosciuto. E il fatto che fossi un ragazzino non significava che dovesse farti vedere in modo diverso quando andavi in prima".
Sull'interesse che ha conservato per il calcio: "Seguo ancora, ho avuto un periodo di rigetto dopo aver smesso. Da quando ho ricominciato a guardare me lo gusto di più e sono ancora più tifoso. Del Milan, del resto non me ne frega quasi niente".
Sul tifo per il Milan: "Sempre, fede familiare. Gli anni di giovanili sono stati il sogno di una vita. Adesso non ti so dire se il mio sogno o il sogno di qualcun altro, però è stato un percorso meraviglioso che mi porterò dentro. Ho incontrato persone meravigliose che se oggi mi dicessero di avere bisogno sarei pronto a correre ad aiutarli". Milan, fissato il prezzo per l'obiettivo di mercato >>>
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