Intervistato dal 'Corriere dello Sport', Fabio Cannavaro ha parlato del campionato di Serie A. Queste le dichiarazioni dell'ex calciatore di Inter e Juventus.
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Cannavaro: “Scudetto? Dico Inter e Milan, con la Roma non distante”
Sulla favorita per lo scudetto: "Mi viene da dire Inter e Milan o Milan e Inter, fate un po’ voi, con la Roma a una incollatura o comunque non distante. Il passato conta e Pioli e Inzaghi partono con un bel vantaggio. Poi ognuno ci ha inserito giocatori particolari, che finiranno per incidere".
Cannavaro sul colpo dell'estate: "Il rientro di Lukaku ha un peso, anche se io ci vado sempre con cautela sui cavalli di ritorno. Dybala e non solo lui hanno infiammato giustamente Roma. Su Di Maria e Pogba è superfluo parlare. Ma a me incanta De Ketelaere, un talento puro che non va paragonato ad alcun predecessore perché deve essere lasciato libero di esprimere quello che sa. Per il sottoscritto, è bellissimo da vedere".
Sulla Juventus: "Eppure aveva cominciato con due acquisti clamorosi, ma perdere Pogba per infortunio non è buona cosa, e questa si chiama sfortuna. Però va anche detto che altro comunque le manca, sostituire Chiellini e Dybala, ad esempio, non è semplice, sono vuoti grossi da colmare. Immagino che la Juve stia attraversando un momento di transizione, deve passare da un’epoca all’altra".
Sul Napoli: "Mi pare non l’abbia ancora completata, perché leggo di portieri in arrivo e di attaccanti da acquistare. Sento il malumore della città, è figlio del sentimento provato nei confronti di Insigne, di Mertens e di Koulibaly. E penso che il problema più grosso sia trovare l’erede di Koulibaly. Kim, che mi piace molto, mi sarebbe piaciuto vederlo al fianco del K2. Resto comunque affascinato dal suo arrivo e sono impaziente di vedere quale impatto avrà. Kim mi incuriosisce tanto. E se poi arriva Raspadori, allora bisognerà aggiornarsi sul ruolo del Napoli, perché Spalletti potrà appoggiarsi al suo 4-2-3-1 che ha un peso".
Cannavaro sulla Roma: "Si deve dirlo. Uomo intelligente e allenatore di spessore, ha impiegato un anno per entrare nel club e lo ha fatto a modo suo, vincendo la Conference, che è sempre un bel modo per cominciare. Poi è intervenuto con autorevolezza: in una squadra già piena di qualità, ci ha messo fisicità, esperienza e genialità. Se pensiamo ai titolari, è alla pari con Inter e Milan; poi bisognerà verificare l’apporto delle cosiddette alternative. Ma ha il marchio di Mou questa Roma". Milan, tra calciomercato e campo: le ultime.
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