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Gianluigi Donnarumma (portiere PSG) | Ligue 1 News (Getty Images)
Dario Canovi, primo procuratore italiano, ha rilasciato un'intervista al portale fanpage.it. Interessante l'analisi di Canovi su Gianluigi Donnarumma, portiere del Psg che ha lasciato il Milan la scorsa estate. Ecco cosa ha detto "Io apprezzo moltissimo il Milan che ha lasciato andare Donnarumma, perché le commissioni che Raiola pretendeva erano assurde".
Sul ruolo del procuratore: "Quando io ho iniziato l'ho fatto perché ero un avvocato fiduciario dell’Associazione Calciatori. Mi sono ritrovato un mestiere addosso, non è che l’ho inventato io: è il mestiere che ha inventato me. Allora noi eravamo più che altro degli assistenti, dei consulenti dei calciatori. La figura dei procuratore, che era sconosciuta, non era ben vista, perché fino a quel momento i presidenti facevano quello che volevano con i calciatori. Era solo l’inizio. Noi assistevamo i calciatori e la nostra fortuna dipendeva da come li assistevamo. Adesso un procuratore, per legge, può assistere le tre parti del contratto: la società che cede, quella che acquista e il giocatore. Il che è un’assurdità giuridica, oltre che essere fondamentalmente sbagliato. Io penso che non sia giusto, né morale, che un agente guadagni più del suo assistito. Noi eravamo pagati sulla base di una percentuale sui guadagni del calciatore, non sulla cessione del calciatore". Milan, ecco il sogno per la trequarti: le ultime news di mercato >>>
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