Sul Milan: «Pioli può contare sul supporto di leader come Maignan e Giroud: possono essere utili per aiutare gli ultimi arrivati ad integrarsi. Sono rimasto colpito dai nuovi che si impegnano per mettersi in evidenza, sacrificandosi».
Sull'assenza di un vice-Giroud: «Vediamo se Jovic e Okafor si ambienteranno in fretta come finora hanno fatto i centrocampisti, Loftus-Cheek e Pulisic. In ogni caso i successi fanno dimenticare tutto, l’addio a Maldini, lo scivolone nel derby...».
Sullo stadio: «Spero che finalmente si possa fare qualcosa per superare la burocrazia che ostacola o blocca ogni tentativo di progresso. Parliamo di San Siro: il progetto, presentato quattro anni fa, di costruire il nuovo impianto conservando una piccola parte simbolica dello stadio attuale mi sembrava perfetto. Un passo verso la modernità, con un doveroso omaggio alla storia. Invece si mettono di mezzo i comitati di quartiere, la Sovrintendenza, i vincoli... La decisione di Milan e Inter di trasferirsi a San Donato e Rozzano è una sconfitta per la città di Milano. San Siro senza il canone di affitto delle due società rischia di diventare un monumento che andrà in rovina. Farà la fine del Flaminio che Roma è inutilizzato e fatiscente». LEGGI ANCHE: Milan, Maignan e il rinnovo. Contratto da top tre della rosa
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