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INTERVISTE
Nicolò Zaniolo, ex obiettivo di calciomercato del Milan, è tonato a parlare del caso scommesse che lo ha coinvolto nei mesi scorsi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
L'ex Roma ha detto: "Anche se poi tutto è andato bene, non è stata una cosa bella, ma non posso dire nulla sulle indagini. La cosa importante è che sia finita, però è brutto essere tirati in mezzo a una storia del genere senza avere fatto niente di grave. Ha presente come posso aver vissuto l’arrivo della polizia a Coverciano? Un incubo. Mi sento meglio naturalmente, ma avevo già cominciato a sentirmi così dopo l’incontro con la procuratrice, quando è stata accertata la verità di quello che dicevo. Paura? No, perché sapevo quello che avevo fatto. O meglio, che non avevo fatto. Chiariamo: io ho giocato su cose da casinò, ma non ho mai scommesso. Comunque ho sbagliato lo stesso, non posso negarlo, ma non sapevo fosse una piattaforma illegale. Può essere vero, ma io rispondo solo per me stesso. E allora le dico che la nostra è una vita… come dire… a doppio taglio. Lo so abbiamo i soldi, possiamo permetterci cose a cui la maggior parte delle persone non può arrivare, però spesso siamo costretti a stare da soli". LEGGI ANCHE: Milan, il progetto Under 23 è realta: contatti con la Lega Pro >>>
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