Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

INTERVISTE

Cassano: “Napoli-Milan, passano gli azzurri. Pioli merita di restare”

intervista Cassano AC Milan
Antonio Cassano, ex attaccante anche del Milan, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco alcune sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Antonio Cassano, ex attaccante anche del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, alcune delle dichiarazioni più interessanti di 'FantAntonio'.

Cassano ne ha per tutti: le sue parole alla 'rosea'

—  

Sulle altre parole che vorrebbe dire a José Mourinho: “Le ho usate tutte, però Mourinho deve capire che finché le sue squadre giocheranno così male, troverà sempre almeno una persona a dirglielo: io. Ha vinto tanto? Non me ne frega niente. Vale per lui come per Allegri. Con i giocatori forti che hanno fanno vedere un calcio osceno. Hai le coppe in bacheca? E allora? Se le loro squadre giocano di m ... io lo dico e non mi nascondo”.

Su Mourinho che dice di non avere una rosa per competere su tutti i fronti: “È la sua scusa preferita per scaricare le colpe. Qualche direttore di giornale e qualche opinionista in tv gli fanno passare questa bugia. Ma la Roma ha il terzo monte ingaggi in Italia dopo Inter e Juve. Il giocatore più forte sul mercato era Dybala e l’ha preso lui. E poi Matic e Wijnaldum, tutte richieste sue. Dice che non ha la rosa? Col Torino in panchina aveva Pellegrini, Matic, Abraham, Belotti, Ibanez, Kumbulla, Celik, Camara... Ma di che parliamo? Ha vinto 1-0 con un tiro in porta su rigore in tutta la partita. La Roma è piena di nazionali. Lui si nasconde dietro gli alibi e non parla mai di calcio, devia sempre il discorso. Tra la rosa della Lazio e quella della Roma c’è un abisso clamoroso: solo che Sarri fa giocare la squadra in maniera straordinaria ed è secondo, lui invece fa un calcio alla carlona e sta dietro”.

Su cosa lo entusiasma di Maurizio Sarri: “Propone un grande calcio, fatto di idee. Sarri, al contrario di Mourinho, ha valorizzato i suoi: da Provedel a Romagnoli, da Casale a Zaccagni. Dietro ha Hysaj e Marusic non Roberto Carlos e Cafu. Immobile quest’anno non c’è stato quasi mai e non ha un vice. Ha anche grandi giocatori come Milinkovic e Luis Alberto, che è riuscito ad inserire nel suo gioco, però lui ha dato continuità ad Anderson e sfrutta ancora Pedro. Se Mourinho si gira in panchina ha l’imbarazzo della scelta, Sarri ha 13 giocatori in tutto... E poi sai cosa non sopporto di Mourinho?”.

Ancora su Mourinho: “Cosa mi piace? È una parola, perché non mi piace praticamente niente. Gli riconosco solo che è furbo e sa vendersi. Ha capito che dopo l’addio di grandi campioni e bandiere come Totti e De Rossi a Roma serviva un leader, un capopopolo e sta facendo quello, creando polemiche, aizzando la gente e la sua panchina, scaricando i giocatori quando gli conviene. Ha messo alla gogna Karsdorp, ignora alcuni giocatori, come Solbakken, poi se si infortunano dice che gli mancano. Contro il Feyenoord non ha segnato e invece di spiegare perché la squadra continua ad avere un baricentro bassissimo e a creare poco, lui che dice? “Non abbiamo Haaland” mettendo ancora più in difficoltà Abraham e Belotti. L’inglese lo scorso anno ha segnato 27 gol, quest’anno non gli arriva una palla giocabile, un cross, niente, non gli fanno neanche più tirare i rigori. Pure Dybala quando prende palla ormai prova a inventarsi qualcosa da solo e non lo serve granché. Se avessi giocato io in coppia con Abraham gli avrei dato 50 palloni a partita e se li sbagliava tutti, quella dopo gliene davo 60. Si danna l’anima, ma se gli fai toccare tre palle sole, non è Mbappe o Benzema che fa tre gol. Avrebbe bisogno di fiducia e invece Mou lo massacra”.

Ultima stilettata di Cassano a Mourinho: “Mou ha tirato fuori la storia di Marko Livaja facendo credere che le ho prese da lui in una lite. In 18 anni di carriera ho fatto di tutto, litigato, insultato, ho perfino tirato una tv contro un dirigente, ho rotto il cazzo a tanti, ma non sono mai arrivato alle mani con nessuno. Mai. I lecchini che informano Mou, gli hanno fatto fare un’altra brutta figura. Che vuoi chiedermi dell’Inter?”.

Sull'Inter di Simone Inzaghi vista contro il Benfica: “Organizzata, forte, convincente, l’Inter mi ha stupito, ha meritato di vincere e va dato merito a Inzaghi, ma per essere riconfermato non basta arrivare in semifinale, deve vincere la Champions. Altrimenti è da cambiare. Una squadra con quella rosa, capace di giocare super partite come col Milan a Riad o col Benfica a Lisbona non può essere quinta in A, fuori dalla zona Champions, a 23 punti dal Napoli e a 10 dalla Lazio. Ha perso 10 partite in campionato, un disastro. Solo se vince la Champions, allora merita di restare. Anche se sono convinto che in certe partite secche e importanti di Coppa il giocatore non ha bisogno di motivazioni: basta che il tecnico non faccia danni. Poi, tra parentesi, col Porto il turno prima del Benfica è stato fortunato perché meritava di uscire. È nel corso del campionato che devi tenere la squadra in pugno ed evitare cali di tensione. Lì che devi gestire gente come Lukaku, che io non ho mai considerato un campione ma che Conte aveva messo nelle condizioni fisiche di essere decisivo, almeno in Italia. L’unica scelta azzeccata di Inzaghi è stata Calhanoglu davanti alla difesa, ma io lo dicevo già tre anni fa quando era al Milan. Considero Inzaghi un buon tecnico, ma non un top coach per squadre come l’Inter. Non so se lo diventerà mai. Glielo auguro".

Milan, Cassano: "Pioli ha dato alla squadra identità e Scudetto"

—  

Cassano su Stefano Pioli, tecnico del Milan: “Anche con Pioli avevo lo stesso dubbio, ma lo scorso anno col Milan mi ha dimostrato di aver fatto il salto di qualità perché con una squadra priva di fenomeni ha saputo dare un gioco, formare un gruppo e approfittare del suicidio dell’Inter. Pioli merita di restare, anche se non andasse avanti in Champions, perché ha dato al Milan una identità e uno scudetto. Inzaghi lo scudetto lo ha buttato via lo scorso anno e quest’anno con la rosa più forte ha fatto un campionato osceno”.

Su Napoli-Milan di Champions League ed i pronostici di Cassano per la semifinale: “Se devo puntare un euro, dico il Napoli che ha fatto vedere fino ad oggi un calcio meraviglioso in Italia e in Europa. E non capisco chi sostiene che la squadra sia entrata in un tunnel negativo, solo per una partita persa in casa col Milan. Se avessero avuto Osimhen a San Siro, in Champions non ci sarebbe stato bisogno neanche del ritorno. Nei primi 4’ il Napoli ha calciato sei volte in porta. Ha fatto la partita in 11 contro 11 e anche in 10 se Maignan non si inventava una super parata finiva 1-1. Spalletti è il miglior tecnico italiano, un vero top: lo scorso anno sono andati via sei grandi giocatori e hanno preso uno sconosciuto, Kvara, grazie a Giuntoli, e Kim che aveva giocato solo in Cina e Turchia. In poche settimane Luciano ha creato una squadra perfetta. Il Napoli ha coraggio, non specula, gioca per vincere, all’attacco. Io godo a vederlo giocare. Non vedo alcun alone negativo sul Napoli. Solo che a tecnici come Mourinho e Allegri i media giustificano tutto e a Spalletti alla prima occasione rompono le palle”.

Sulla Juventus di Massimiliano Allegri: “Solo ombre. Annata pessima, negativa. A luglio Allegri aveva detto: a marzo-aprile dobbiamo essere dentro a tutto. Risultato: è uscito nel girone Champions in modo vergognoso, a novembre era fuori dalla lotta scudetto. Coppa Italia e Europa League non salvano nulla. La Juve deve lottare per lo scudetto. La rosa è stata svalutata: Vlahovic su tutti. Di Maria, che resta un genio, viene sfruttato male a 50 metri dalla porta. Squadra sempre sotto palla, tutti in difesa. Ha venti nazionali e gioca in modo orrendo. Lo Sporting l’altra sera li ha presi a pallonate. Ho visto fare alla Juve il pressing disorganizzato, ognuno per conto suo. Ripartire da Allegri l’anno prossimo sarebbe un suicidio: l’errore è stato fargli un contratto lungo a quelle cifre, ma se sbagliare è umano, perseverare è diabolico”.

Su chi arriva in zona Champions League: “Napoli, Lazio, Inter e Milan. Credevo nell’Atalanta ma la batosta col Bologna credo li escluda definitivamente dalla lotta. Thiago Motta è un ragazzo favoloso e un altro tecnico che fa giocare bene la sua squadra e ha aggiunto il suo stile al lavoro eccezionale che aveva preparato negli anni Mihajlovic”. Milan, colpo di mercato in casa PSG? Le ultime news >>>

tutte le notizie di