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Aleksander Ceferin, presidente della UEFA (getty images)
Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del 'Journal du Dimanche'. Tanti i temi trattati dall'avvocato sloveno, tra i quali non poteva mancare ovviamente il discorso Superlega: "Credo che la spinta sia partita, nel 2019, dalle discussioni sul nuovo format della Champions. Lì alcuni club hanno iniziato a lavorare seriamente sulla Superlega, ne hanno discusso tre anni prima dello strappo e l'hanno preparato mentre ci stringevano la mano. Ricordo due giorni particolarmente stressanti, al telefono dalle sette del mattino a mezzanotte. Loro contavano sul fatto che dodici club si staccassero e che gli altri poi li avrebbero seguiti, ma è durato tutto quarantott'ore".
Sul rapporto con Juventus, Real Madrid e Barcellona: "Non li ho più sentiti, ma non ho problemi con i tre club, che hanno grande tradizione e che rispetto. Se dovessero chiedere un incontro, mi siederei a parlare con loro, per il bene del calcio. Però continuo a ricevere cause giudiziarie senza senso. La Corte di giustizia europea non si è ancora pronunciata, tutti i governi dell'Ue ci sostengono e così la Commissione europea, il Parlamento europeo, il governo britannico. Non posso dire che cosa succederà tra venti, trenta o quarant'anni, ma di sicuro nei prossimi dieci anni non ci potrà essere alcuna Superlega, perché nessuno la vuole tranne chi pensa che il calcio sia solo questione di soldi".
Sul nuovo format della Champions League: "Il format sarà cambiato dal 2024 e non escludo l'inserimento della Final Four. Sono convinto che sarebbe un grande evento e anche se non c'è alcuna decisione a riguardo, ne ho parlato con alcuni club e con il presidente dell'Eca Al-Khelaifi".
Ceferin sui Mondiali ogni due anni: "Sono sicuro che non andrà in porto questa cosa perché perché è una totale sciocchezza. Un progetto populista che distruggerebbe il calcio. Va contro tutti i principi del nostro sport, delle Olimpiadi. Non è solo un male per l'Europa. È incredibile che un'organizzazione calcistica come la FIFA possa proporre ai i giocatori, che già devono sopportare un carico troppo pesante, di giocare ogni estate un torneo della durata di un mese. Possiamo anche immaginare quanto ciò cannibalizzerebbe il calcio femminile? Non sono sicuro che capiscano, ma sono sicuro che sentiranno il rifiuto dei tifosi, delle autorità, dei governi, dell'Unione Europea". Milan, folle idea per il centrocampo: Elliott dirà sì? Le ultime di mercato >>>
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