INTERVISTE

Inter, Barella sul derby: “Serviranno cuore, coraggio e forza”

Daniele Triolo Redattore 

Nicolò Barella, centrocampista dell'Inter, ha parlato dell'EuroDerby contro il Milan ma non soltanto a 'UEFA.com': le sue dichiarazioni

Nicolò Barella, centrocampista dell'Inter di Simone Inzaghi, ha parlato a 'UEFA.com' a due giorni dall'EuroDerby contro il Milan, andata delle semifinali di Champions League. Tanti gli argomenti trattati dal mediano azzurro, classe 1997, che veste la maglia interista dall'estate 2019. Ecco, dunque, le dichiarazioni del numero 23 della seconda squadra di Milano.

Inter, le dichiarazioni di Barella al sito web della UEFA

—  

Sulla stagione dell'Inter: "Sicuramente è stata una stagione difficile e un po' strana con tutti gli alti e bassi per me e per la squadra. Ma sono contento di avere ancora un po' di energia per questa parte finale, che è fondamentale. Sembra strano, ma abbiamo lavorato meglio da squadra in Champions League che in campionato. Potrebbero essere solo le sensazione che si provano con una certa atmosfera. Ascoltare quella musica ti dà la spinta in più. Non è affatto una scusa, ma ci sono partite in cui inconsapevolmente ti metti davvero in gioco e trovi l'energia giusta: questa è la Champions League".

Sulla qualificazione sofferta contro il Porto: "Sì, penso che quel pareggio contro il Porto sia stato per cuori forti, ma ha dimostrato che lo spirito di squadra è molto forte e che abbiamo la volontà di fare qualcosa di straordinario insieme. Scendere in campo con un gruppo di giocatori che hanno tutti lo stesso obiettivo. Questa è la chiave per raggiungere gli obiettivi che non avremmo mai immaginato di poter raggiungere all'inizio della stagione. L’Inter non arrivava a questo punto della competizione da molti anni e c’è bisogno di un forte spirito di squadra per superare quel limite".

Sui suoi due gol decisivi, andata e ritorno, per eliminare il Benfica in Champions: "Cerco sempre di arrivare davanti alla porta, serve anche un po' di istinto. Sono stati due bei gol. Abbastanza diversi tra loro. Ma la cosa migliore era quanto fossero cruciali per i nostri obiettivi. Hanno aiutato la squadra, questa è la cosa principale. Sono stati importanti per la squadra e per i tifosi".

Sulle emozioni che regala lo stadio di San Siro: "Quando San Siro è pieno di tifosi che urlano “the Champions", io mi ritrovo a pensare "Ci siamo!” Sono sensazioni forti. Ti vengono i brividi, e solo uno stadio come San Siro, una competizione come la Champions e i tifosi dell'Inter possono regalartele".

Sul derby in semifinale contro il Milan: "Serviranno cuore, coraggio e forza ma anche capire che è una partita di calcio e quindi può succedere di tutto e molti fattori diversi potrebbero essere decisivi. Ma il mondo intero seguirà questa partita. Saremo tutti contenti di essere in campo in quel momento".

Su Dejan Stanković come sua fonte di ispirazione: "Beh, l'ho sempre detto di Stanković perché io non ho mai fatto tanti gol. Vedere con quanta facilità segnava e giocava a calcio, la sua grinta unita alla tecnica, catturava sempre la mia attenzione e mi faceva guardare le partite e studiare il suo modo di giocare: i suoi passaggi, i suoi tiri, anche il suo modo di stare in campo. Gli devo molto. Mi piacerebbe segnare gol incredibili come i suoi, anche se ultimamente sto migliorando nel segnare bei gol ma mi mancano quelli facili! Lui ha fatto la storia all’Inter".

Sulla possibilità di vincere la Champions così come fece l'Inter del Triplete nel 2010: "A dire il vero non ne abbiamo mai nemmeno parlato tra noi, perché tra campionato e Coppa Italia ci sono tante competizioni, non è facile concentrarsi su una sola. Ma è bello vedere le foto appese qui ad Appiano, o anche solo ascoltare i racconti di chi c'era in quel momento. Crea una sensazione che ti rende orgoglioso e ti stimola". Milan, Giroud infiamma il derby: le sue parole >>>