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INTERVISTE

Okafor: “Milan, grande club: una storia leggendaria. Sul futuro …”

intervista Okafor Milan-Salisburgo Champions League 2022-2023
Noah Okafor, attaccante del RB Salisburgo, ha parlato della sfida contro il Milan in Champions League e di altro a 'La Gazzetta dello Sport'

Daniele Triolo

Noah Okafor, classe 2000, attaccante svizzero del RB Salisburgo, ha parlato della sfida di domani sera contro il Milan in Champions League (ma non soltanto) in un'intervista esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Okafor.

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Sulla partita di domani sera a 'San Siro': «Mi piacciono queste sfide. La Champions è speciale, trasmette emozioni differenti e permette di crescere».

Sui 'rumors' che lo vorrebbero altrove nella prossima stagione: «Un passo per volta, ora penso al Salisburgo».

Su qual è stata la rete più pesante segnata tra quelle messe a segno contro Milan, Chelsea e Dinamo Zagabria: «Fare gol in Champions è sempre bello. Per il club però la rete fatta l’anno scorso al Siviglia è la più importante. Siamo diventati la prima austriaca a superare il girone e raggiungere gli ottavi, eliminando un grande club come quello spagnolo. Un bel traguardo, perfino storico».

Sul giocarsi la qualificazione all'ultima giornata in casa del Milan: «L’obiettivo era fare bella figura con squadre forti e blasonate. Non abbiamo l’obbligo di vincere. Saremmo contenti se riuscissimo a proseguire il cammino europeo. Meglio se in Champions».

Noah Okafor RB Salisburgo

Su quello che l'ha impressionato del Milan nella partita di andata: «Squadra molto forte. Un grande club, storia leggendaria. Sfidare i campioni d’Italia è una bella esperienza. Non vedo l’ora, è una partita importante, in palio c’è molto. Ma arriveremo a Milano senza pressioni».

Su quale campionato preferirebbe conoscere dopo quello austriaco: «Preferenze? No. Che sia Inghilterra, Spagna, Italia o Germania, ogni campionato e ogni club ha un fascino particolare. Quando ci sarà qualcosa di concreto valuteremo».

Su Italia-Svizzera allo stadio 'Olimpico', nella quale fu decisivo: «Quella è stata una sfida molto ricca emotivamente. L’atmosfera nello stadio era particolare, sfidavamo i campioni d’Europa. La squadra di Roberto Mancini aveva trionfato pochi mesi prima in Inghilterra, battendo i padroni di casa. Riuscire a imporci con la Svizzera su un campo così difficile è significativo, oltre che straordinario. Fu una grande prestazione. Abbiamo meritato di qualificarci per i Mondiali. Ora speriamo di fare bene anche in Qatar».

Sulla filosofia del RB Salisburgo che aiuta i giovani a crescere: «Il club crede davvero in tutti noi. Ci sceglie con grande attenzione, punta su di noi. Ci dà fiducia, tempo, ha pazienza. Sono arrivato a 20 anni compiuti. Mi sono trasferito senza famiglia o amici. Avevo qualche problema fisico. Eppure il club mi ha protetto e coccolato. Non è scontato e ne sono grato. Quel che accadrà in futuro sul mercato non conta ora. Penso solo ai prossimi impegni». Milan, ufficiale il rinnovo di Pioli: cifre e dettagli del nuovo contratto >>>

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