Noah Okafor, classe 2000, attaccante svizzero del RB Salisburgo, ha parlato della sfida di domani sera contro il Milan in Champions League (ma non soltanto) in un'intervista esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Okafor.
INTERVISTE
Okafor: “Milan, grande club: una storia leggendaria. Sul futuro …”
Milan-Salisburgo, parla Okafor: piace ai rossoneri anchesul mercato
—Sulla partita di domani sera a 'San Siro': «Mi piacciono queste sfide. La Champions è speciale, trasmette emozioni differenti e permette di crescere».
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Sui 'rumors' che lo vorrebbero altrove nella prossima stagione: «Un passo per volta, ora penso al Salisburgo».
Su qual è stata la rete più pesante segnata tra quelle messe a segno contro Milan, Chelsea e Dinamo Zagabria: «Fare gol in Champions è sempre bello. Per il club però la rete fatta l’anno scorso al Siviglia è la più importante. Siamo diventati la prima austriaca a superare il girone e raggiungere gli ottavi, eliminando un grande club come quello spagnolo. Un bel traguardo, perfino storico».
Sul giocarsi la qualificazione all'ultima giornata in casa del Milan: «L’obiettivo era fare bella figura con squadre forti e blasonate. Non abbiamo l’obbligo di vincere. Saremmo contenti se riuscissimo a proseguire il cammino europeo. Meglio se in Champions».
Su quello che l'ha impressionato del Milan nella partita di andata: «Squadra molto forte. Un grande club, storia leggendaria. Sfidare i campioni d’Italia è una bella esperienza. Non vedo l’ora, è una partita importante, in palio c’è molto. Ma arriveremo a Milano senza pressioni».
Su quale campionato preferirebbe conoscere dopo quello austriaco: «Preferenze? No. Che sia Inghilterra, Spagna, Italia o Germania, ogni campionato e ogni club ha un fascino particolare. Quando ci sarà qualcosa di concreto valuteremo».
Su Italia-Svizzera allo stadio 'Olimpico', nella quale fu decisivo: «Quella è stata una sfida molto ricca emotivamente. L’atmosfera nello stadio era particolare, sfidavamo i campioni d’Europa. La squadra di Roberto Mancini aveva trionfato pochi mesi prima in Inghilterra, battendo i padroni di casa. Riuscire a imporci con la Svizzera su un campo così difficile è significativo, oltre che straordinario. Fu una grande prestazione. Abbiamo meritato di qualificarci per i Mondiali. Ora speriamo di fare bene anche in Qatar».
Sulla filosofia del RB Salisburgo che aiuta i giovani a crescere: «Il club crede davvero in tutti noi. Ci sceglie con grande attenzione, punta su di noi. Ci dà fiducia, tempo, ha pazienza. Sono arrivato a 20 anni compiuti. Mi sono trasferito senza famiglia o amici. Avevo qualche problema fisico. Eppure il club mi ha protetto e coccolato. Non è scontato e ne sono grato. Quel che accadrà in futuro sul mercato non conta ora. Penso solo ai prossimi impegni». Milan, ufficiale il rinnovo di Pioli: cifre e dettagli del nuovo contratto >>>
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