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Fulvio Collovati (ex difensore AC Milan) durante una trasmissione televisiva | AC Milan News
Fulvio Collovati, ex calciatore, è intervenuto durante la diretta su Twitch del canale ufficiale del Milan. Tra i tanti temi trattati, spiccano le sue parole sui difensori Tomori e Romagnoli, sul suo esordio da giocatore con la maglia del 'Diavolo e sul finale di stagione dei rossoneri.
Su Tomori e Romagnoli: “Romagnoli ha esordito giovanissimo nella Roma, poi lo ha valorizzato Mihajilovic alla Sampdoria ed è andato al Milan. Si prospettava una grande carriera, ma non ha avuto grandi miglioramenti. Aveva un bel piede, forte di testa, ma non è migliorato. Puoi arrivare in una grande squadra come il Milan ma poi devi lavorare tanto sui tuoi difetti. Per quanto riguarda Tomori ritengo che sia un giovane validissimo ma ancora troppo inesperto. Raspadori si è liberato di lui con troppa facilità, ma è un fatto d’esperienza. È veloce, rapido, ma deve capire che in area di rigore non può far girare il giocatore”.
Su quale problema possa avere Tomori “Quando sei giovane non hai continuità, ma è normale. Io esordii nel Milan ed esordii alla grande, avevo 19 anni ed ero titolare. Le prime 5-6 partite le giocai alla grande, poi ebbi un calo. L’allenatore mi rimise in panchina, fu giusto così. Tomori è arrivato che non giocava mai, quindi aveva grandissimo entusiasmo. Ora sta pagando lo scotto della nostra Serie A. Deve essere meno effervescente, nell’anticipo è troppo impulsivo. Se con Raspadori avesse temporeggiato non avrebbe sbagliato. Ma questo arriva tutto con l’esperienza, stiamo parlando di un giocatore che avrà futuro”.
Se Tomori e Romagnoli possono funzionare insieme “Uno è destro, l’altro è mancino, sarebbe la coppia ideale. Poi non so quali pretese abbia Romagnoli, io penso che comunque debba essere riconoscente al Milan. Romagnoli e Tomori sarebbero perfetti insieme. Non ci sono tanti difensori in giro di tanto valore”.
Sul suo giocatore preferito “Giocavo a centrocampo ma ero lento e mi hanno scalato a difensore. Sono cresciuto all’ombra di Gianni Rivera, è stato il mio idolo”.
Sul suo esordio: “Mi ricordo che quel giorno che marcai Novellino contro il Perugia all’esordio. Io marcavo ma andavo anche in avanti. L’allenatore mi disse di marcarlo anche a centrocampo. Il giorno dopo la partita mi chiesero se Novellino mi avesse messo in difficoltà, io risposi “Tutto fumo e niente arrosto” perché mi faceva impazzire ma a centrocampo, non in area di rigore”.
Dove può arrivare questo Milan? “È evidente che si è complicato la vita, è inutile che mi metta a fare dei pronostici. Juve-Milan sarà la partita chiave, la realtà è questa. La Juve non è che stia benissimo, è la più grande delusione del campionato. Il Milan non puoi dire che è una delusione, al massimo che è una delusione adesso. Il Milan è la più grande sorpresa del campionato. E' partito per lottare per la Champions ed è stato primo per sei mesi”.
Come vede la Juventus a Udine “Tutte le domeniche faccio il collegamento con Udinese Chanel, conosco molto bene la realtà. Ha un centrocampista di un’altra categoria, De Paul. È però una squadra molto incostante, è partita malissimo in campionato, ha cominciato a fare ritiri e si è ripresa. Veniva da cinque sconfitte consecutive, l’hanno portata in ritiro e ha vinto 4-2 col Benevento. Domenica il rischio è che si senta un po’ appagata. È una squadra che gioca bene ma fa pochi gol”.
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