Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha partecipato al 'Coimbra Football Congress 2025', durante il quale ha rilasciato queste dichiarazioni riportate integralmente da 'diretta.it'.


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Milan, Conceicao tra sogni, ambizioni e polemiche: “Ogni giorno succede che …”
Milan, Conceicao: "Sapevo le difficoltà che avrei incontrato"
—Sulla scelta di accettare l'offerta del Milan: "Volevo andare in uno dei campionati più forti del mondo. Ho il sogno e l'obiettivo di vincere la Champions League e per questo ho scelto il mio attuale club. Sapevo le difficoltà che avrei incontrato, in un contesto in cui non ho scelto la squadra, in cui non ho tempo per allenarmi e con l'obbligo di vincere. Tuttavia, è un club storico che può darmi la possibilità di avvicinarmi a uno degli obiettivi della mia carriera, dopo aver vinto tanto in Portogallo".
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Sul calcio di oggi: "Oggi a tutti piace costruire da dietro. Anche a me piace giocare in ampiezza, ma per questo servono giocatori in grado di farlo. Al Porto avevo un portiere fantastico che lo rendeva possibile, e anche al Milan ne ho uno".
"Dopo il Cagliari, ogni giorno accostano nuovi allenatori al club"
—Sulle difficoltà al Milan: "In 30 giorni abbiamo giocato nove partite. Non abbiamo avuto tempo per allenarci, il che è estremamente difficile e significa che non riesco a dare la mia identità alla squadra. Dopo aver vinto la Supercoppa contro l'Inter, abbiamo pareggiato contro il Cagliari con un errore individuale, come capita. Da allora, ogni giorno accostano nuovi allenatori al club".
Sul lavoro dell'allenatore: "Un allenatore non deve solo capire il calcio. Se conosci solo il calcio, non sai nulla. Per un periodo della mia vita ho dovuto aiutare la mia famiglia dal punto di vista economico. Sono andato ad aiutare un cugino a vendere al mercato. Ero un introverso, ma quel periodo mi ha reso quello che sono oggi. Vivete la vita con passione e tenetevi stretto ogni episodio della vostra vita". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, una grande operazione in vista con il Real Madrid >>>
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