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CONI, Malagò: “Starò qui fino all’ultimo giorno con il massimo impegno”

Giovanni Malagò CONI
Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato con La Stampa, esprimendo un atteggiamento sereno e fatalista riguardo al suo futuro.
Redazione

Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato con La Stampa, esprimendo un atteggiamento sereno e fatalista riguardo al suo futuro. Il suo terzo mandato alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) giungerà al termine a giugno, e la legge prevede che non possa ricandidarsi per il limite di mandati. Nonostante ciò, Malagò ha lasciato intendere che l’idea di una deroga potrebbe non essere così remota, anche se si dice “totalmente fatalista” riguardo alla questione.

"Io starò qui fino all’ultimo giorno con il massimo impegno, non chiedo più niente a nessuno. Se qualcuno si appassiona alla mia vicenda bene, altrimenti attendo serenamente gli sviluppi. Non mi aspetto nulla, sono totalmente fatalista. Ricandidarmi? Se non ci pensassi, sarei poco serio nei confronti dello sport italiano e delle istituzioni dello sport internazionale presso cui abbiamo enorme credibilità".


Il presidente ha anche fatto un bilancio dello sport italiano nel 2024, esprimendo soddisfazione per i successi recenti, in particolare quelli collettivi come l’oro delle donne nel volley, il trionfo della Coppa Davis e il successo olimpico della spada femminile. Non sono mancate, però, le delusioni, in particolare nel calcio, con un focus sull’ennesima mancata qualificazione olimpica dell’Under 21, pur mantenendo la speranza per Los Angeles 2028.

"Certe vittorie individuali sono frutto del talento dei singoli e a volte escono dalla logica. Per questo scelgo i successi di squadra: l’oro ai Giochi del volley femminile, il bis in Coppa Davis e il trionfo olimpico della spada femminile. La cinquantesima medaglia d’oro olimpica della scherma, contro la Francia e in casa della Francia. Che c’è meglio?".

"Le delusioni? Le dico il calcio, ma non per il flop europeo della Nazionale, in fondo se togliamo l’exploit del 2021 con Mancini non siamo in un gran periodo. Penso all’ennesima mancata qualificazione olimpica dell’Under 21. Ma ci riscatteremo, ci sono tutte le premesse per fare bene a Los Angeles 2028".

Un bilancio di un’era, dunque, in cui Malagò lascia intravedere la possibilità di un ritorno, ma senza aspettative esagerate, pronto ad affrontare con serenità quello che sarà il suo futuro. LEGGI ANCHE: Milan-Roma bollente per Fonseca: esonero se perde? Ecco cosa filtra >>>

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