Sulle idee future: «Essere una squadra divertente non basta se vuoi vincere. Per me è impossibile lavorare per una squadra che faccia divertire e basta. L’aspettativa che ti porti dietro è sempre molto alta e se non vinci hai fallito. Per essere celebrato, devo vincere altrimenti gli altri aspettano solo di festeggiare il mio fallimento».
Sui periodi complessi della sua vita: «Ho vissuto uno dei periodi più complicati della mia vita, per quei lutti ho fatto pensieri orribili. Ho incontrato Gianluca tre settimane prima che morisse, durante una cena con mia moglie, e conservo ancora quel momento nel mio cuore».
Sul di tornare in panchina: «Sto ricaricando le pile. Il mio unico problema è che ho troppa energia e sto infastidendo mia moglie». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Ecco il bomber da 40 gol
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