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ULTIME NEWS - Enrico Preziosi, ai microfoni di 'CalcioToday', ha parlato dell'emergenza coronavirus e di una possibile ripresa del campionato di Serie A. Ecco il suo pensiero:
Sull'emergenza coronavirus: "Preoccupato? Tantissimo. Io vivo a Desenzano, in provincia di Brescia, una zona devastata dal virus. Ogni giorno si contano tanti morti, una tragedia. Per quanto riguarda le mie aziende, ho dovuto chiudere oltre 400 negozi e le attività che ho in Cina sono bloccate".
Sulla ripresa della Serie A: "Sinceramente non riesco a pensare al campionato con tutti questi morti che ogni giorno si registriamo, soprattutto qui al Nord. Ma come si fa? Se poi, come credo, si giocherebbe a porte chiuse, avrebbe ancora meno senso. Da quello che percepisco i tifosi non hanno tutta questa voglia di calcio in un momento così difficile".
Sulle parole di Lotito e Tare: "Se si riferisce a Lotito, la sua insistenza è dovuta al fatto di lottare per lo scudetto, un’occasione che forse non gli ricapiterà più, ma la salute viene prima di tutto. Mi hanno lasciato perplesso le parole del ds biancoceleste Tare, secondo cui bisogna giocare per rispetto dei morti. Io, per esempio, non credo di avere vantaggi da un’ipotetico stop definitivo. Anche se si dovesse concludere, sarebbe comunque una stagione contrassegnata dalla tragedia che stiamo vivendo".
Sul taglio degli stipendi: "La Juve si è portata avanti, io credo si troverà un’intesa comune. Per contrastare questa crisi sicuramente ognuno dovrà fare la sua parte, calciatori compresi".
Sulle decisioni del Governo: "Non sono un politico, ma Governo e istituzioni calcistiche dovranno mettersi attorno ad un tavolo per trovare le soluzioni giuste. Il momento è per tutti estremamente difficile. In ogni caso, prima di tutto bisogna risolvere il problema Coronavirus".
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