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Pepe Reina, portiere del Milan (credits: GETTY Images)
NEWS MILAN - Pepe Reina, estremo difensore del Milan, in prestito all'Aston Villa, nell'intervista rilasciata a “El partidazo de COPE” ha parlato dell'emergenza coronavirus: "Ho avuto sintomi riconducibili al Coronavirus. Questa settimana ho avuto tosse secca, febbre e difficoltà respiratorie, ma adesso sto meglio".
Sulla famiglia: "Mia moglie ha avuto due o tre giorni di crollo emotivo, i bimbi non hanno avuto nessun problema. Mio papà? Resta a casa, è un cittadino esemplare".
Sull’attualità: "Con il tempo ho capito che è impossibile staccarsi. Seguo con più frequenza le notizie di attualità in Spagna, Italia e Inghilterra. Ho molta gente vicina e per questo mi interessa sapere quello che succede e le decisioni che vengono prese".
Sul modo per combattere il virus: "Più seguiamo le restrizioni, prima passerà tutto. Dobbiamo avere un atteggiamento serio sull’isolamento. Sono sicuro che da questa situazione ne usciremo più uniti e rafforzati".
Sul rientro in campo: "Per ora non mi interessa il calcio, è passato in secondo piano. Il benessere dell’umanità, questa è la cosa più importante. È difficile tornare a giocare in questi momenti".
Sulla possibile decisione di giocare a porte chiuse il resto del campionato: "Per me non ha senso giocare a porte chiuse, però bisogna scegliere ciò che è più salutare e sicuro per tutti". Intanto ha parlato un importante ex dirigente del Milan, continua a leggere >>>
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