Intervistato dal 'Corriere della Sera', l'ex amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ha parlato della sua brutta esperienza con il Covid. "Ho temuto di morire e ho perso dieci chili. Sono stato in terapia intensiva dal 7 al 17 marzo, i dieci giorni più lunghi della mia vita. E' stato un incubo, non vedevo nulla, non c'erano finestre in quel reparto, ci sono soltanto i letti. Non è stata una passeggiata, soprattutto per me che sono anche claustrofobico. Voglio ringraziare i meravigliosi medici e gli infermieri. Al San Raffaele ho trovato un'umanità pazzesca. Questa esperienza ha cambiato la mia psiche, la salute è l'unica cosa che conta nella vita. Berlusconi e la mia famiglia mi sono stati vicini. Silvio mi scriveva continuamente, mi mostrava il suo affetto, era preoccupato per me. Ci vorrà circa un mese per riprendermi definitivamente, ho perso tanti chili perché non riuscivo a mangiare nemmeno una polpetta. Anche Pierferdinando Casini ha avuto il Covid, insieme andremo al Santuario della Madonna di San Luca a pregare. Centrocampo: Maldini torna a pensare ad un forte regista. Le ultime >>>
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Covid, parole shock di Galliani: “Ho temuto di morire, ringrazio i medici”
Galliani, ex a.d. del Milan, è stato ricoverato nei giorni scorsi per Covid: ecco le sue parole dopo essere tornato negativo al tampone
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