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L'intervista di Hernán Crespo (ex attaccante AC Milan) sui rossoneri a 'La Gazzetta dello Sport' | Milan News (Getty Images)
Hernán Crespo, ex attaccante del Milan ed oggi allenatore del San Paolo, in Brasile, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' questa mattina in edicola. Queste le sue dichiarazioni integrali.
Crespo sul Milan pronto per lo Scudetto: "Prontissimo. Anche se non favorito e se altri hanno speso di più. I rossoneri hanno fatto una campagna intelligente. D’altronde, il mio amico Paolo Maldini di calcio se ne intende parecchio e, se guardate il gruppo che ha messo insieme, ne avrete la conferma".
Crespo sul Milan in Champions League: "Per me si apre una ferita ... Avete visto il calendario. Prima partita: Liverpool-Milan. Sapete che cosa mi ricorda? Già, la maledetta finale del 2005 ad Istanbul".
Crespo sulla finale Milan-Liverpool del 2005: "Faccio una doppietta, alla fine del primo tempo vinciamo 3-0 e poi subiamo un’assurda rimonta e perdiamo ai rigori. Io, quella notte, non l’ho mai dimenticata. Quindi ai ragazzi di Stefano Pioli lancio un appello: regalatemi la rivincita, battete il Liverpool ad 'Anfield', fate vedere chi è il Milan. Lo so che nel 2007 i rossoneri hanno già consumato la vendetta prendendosi la Champions proprio contro i 'Reds', però ribadire la propria superiorità non fa mai male".
Crespo su Mike Maignan al posto di Gianluigi Donnarumma nel Milan: "Donnarumma è bravissimo, ma Maignan non lo farà rimpiangere. Ha fisico, prontezza di riflessi, coraggio e personalità".
Crespo sulla linea difensiva titolare del Milan: "Solida. E sempre propositiva con gli esterni. E poi c’è uno come Alessandro Florenzi che può sempre subentrare, non dimentichiamolo. Theo Hernández, quand’è in giornata, e lo è spesso, diventa un’ala aggiunta. Davide Calabria ha fatto incredibili progressi grazie agli insegnamenti di Pioli e alla pazienza dei dirigenti che hanno creduto in lui".
Crespo sul centrocampo del Milan: "In teoria i due titolari dovrebbero essere Franck Kessié ed Ismaël Bennacer. Ma col Cagliari è stato dominio grazie a Sandro Tonali ed a Rade Krunic. Pioli li ha resi intercambiabili, è un suo grande merito. Fanno pressing, spostano il baricentro in avanti, giocano un calcio moderno e coraggioso: abili a contenere e a ripartire".
Crespo sulla trequarti del Milan che ha perso Hakan Calhanoglu: "Brahim Díaz mi piace tantissimo. Ha qualità, gamba, idee. L’importante è che non pensi di essere diventato un fenomeno, conosco bene i giovani e so che questo è un rischio. Rafael Leao è un altro talento che non deve mai abbassare la guardia, altrimenti perde la concentrazione. E poi è arrivato Junior Messias che ha colpi notevoli e non importa che non sia mai stato in grandi club: se uno è bravo, lo è a Crotone come a San Siro".
Crespo sull'attacco del Milan con Olivier Giroud e Zlatan Ibrahimovic: "Fantastici, centravanti con esperienza, fisico e carisma. Trascinano la squadra con una sola occhiata. Giroud si muove molto e in area è micidiale. Ibra non dobbiamo certo scoprirlo. L’unica perplessità riguarda le condizioni atletiche: se stanno bene, nessun problema. Ci si chiede se possono coesistere: i bravi giocatori possono sempre. Credo, però, che sia più logico pensare a un’alternanza, ci sono anche gli impegni di Champions".
Crespo su dove deve migliorare il Milan rispetto alla stagione 2020-2021: "Dal punto di vista del gioco è già a un buon livello. A livello mentale, ci saranno più sollecitazioni perché c’è anche la Champions. Le partite europee sono snervanti, lo dico per esperienza. Pioli, che secondo me ha fatto un lavoro straordinario e dovrebbe essere maggiormente considerato dalla critica, avrà il compito di gestire le forze e pensare a un saggio turnover".
Crespo sul Milan che ha tutto per vincere lo Scudetto: "Sì. Ha la società, ha i dirigenti che aiutano tecnico e giocatori, ha un gruppo affidabile, ha un allenatore preparato che sta percorrendo una strada precisa. Certo, battaglierà con l’Inter e con la Juve, le altre due favorite, ma può giocarsela fino in fondo. E poi i rossoneri hanno qualcosa in più degli altri: da tanto tempo non vincono, vogliono stupire. Questo entusiasmo è benzina per colmare l’eventuale divario con gli avversari".
Crespo sulla corsa del Milan in Serie A e in Champions League: "Se il Milan dovesse vincere la Champions ci sarebbe da fare un monumento a tutti ... Però dico che non ci si deve mai porre limiti. La Serie A, per quanto lunga e faticosa, è più adatta alle caratteristiche dei rossoneri che non hanno ancora l’esperienza internazionale per puntare al massimo obiettivo. Ma, a volte, ci sono annate che diventano magiche ...". Milan, Giroud ha il CoVid: ecco quando potrebbe rientrare >>>
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