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“Camarda può essere il vice Giroud. Il Milan è casa sua”: la rivelazione

Fabio Barera Redattore 
L'ex tecnico di Francesco Camarda ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al giovanissimo attaccante del Milan

Massimo D'Amaro, primo tecnico di Francesco Camarda all'Afforese, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva a 'Sportitalia' soffermandosi sul giovanissimo attaccante del Milan. Ecco, dunque, le sue parole a riguardo.

D'Amaro: "Il gol di Camarda in Milan-Sassuolo è stato un capolavoro"

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Camarda continua a regalare colpi di rara bellezza. Pensa lì possa fare anche su palcoscenici come San Siro? "Lo spero per lui: ha fame di gol. L'ultimo in Milan-Sassuolo con la Primavera è stato un capolavoro: sponda di petto nel cerchio di centrocampo su rinvio del portiere, fa 30 metri di campo per poi anticipare di testa il difensore con pallonetto al portiere. Non è la prima volta che compie gesti tecnici così belli. Certo San Siro non è la Primavera, ma può farci sognare".

È giusto "proteggerlo" come sembra stia facendo il Milan, oppure come è stato fatto per alcuni talenti in passato, punterebbe forte su di lui? "Su Francesco ci sono tante aspettative: a partire dalla settimana precedente all'esordio con la Fiorentina, partita per nulla facile vista anche la situazione del Milan in quel periodo. Ho letto anche tante critiche su quello spezzone di partita: ma quanti giocatori anche di esperienza in Serie A entrano e in 10 minuti fanno la differenza? Francesco ha comunque 16 anni".

"Se la speranza è che faccia la differenza a 16 anni, allora penso sia giusto "proteggerlo": non è lui che deve risolvere le partite. Se invece la speranza è quella di puntare su di lui, come su altri giovani della Primavera, per darci in futuro un Milan con giocatori legati ai colori della maglia, allora è giusto spingere per farlo giocare. Poco alla volta, ma dargli continuità".


Come lo vedrebbe il prossimo anno a fare il secondo in attacco dietro ad un giocatore più esperto? O forse è meglio andare in prestito o restare in Prima6 per lui? "Secondo me è giusto dargli continuità e affiancarlo a un giocatore di esperienza, concedergli i suoi spazi e farlo crescere. Francesco è legato a quei colori: ci è entrato a 6 anni ed è ancora lì. Dà tutto in campo per quella maglia, non sarà da meno a San Siro. Il Milan è la sua casa: poi il futuro lo scriverà lui. Perché acquistare un giovane attaccante quando puoi averlo in casa?".

Quali sono i suoi margini di crescita, secondo lei? "Sta dimostrando partita dopo partita quanto può dare, facendo goal su goal e neanche così banali. Ci sono tutti i presupposti per crescere tanto e ha i migliori anni davanti a sé. Fare tre/quattro/cinque anni come secondo attaccante in prima squadra per poi provare a diventare lui il primo riferimento... penso sia doveroso provarci". LEGGI ANCHE: Milan, Potter per la panchina? Dall'Inghilterra: "Ecco tutta la verità"


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