Maldini e il 'peso' del suo cognome
—"Immagino che ci sia gente che pensa che io sia un raccomandato, ma non c'è niente di male a farlo. In campo, tra i giocatori, no. Sono sincero. Fuori sì, anche se nessuno me lo dice apertamente. Sono uno che cerca di vivere una vita normale nonostante il suo nome e la sua storia. Non sto molto dietro ai negozi di abbigliamento. Se devo dire uno sfizio che vorrei togliermi è quello dell'auto nuova. Anzi per comprarla: una Porsche".
Maldini su Leao
—"Mi piace di più giocare trequartista, ma forse in questo momento per me è meglio il ruolo di esterno sinistro. I più forti in quel ruolo? Leao, Vinicius, Mbappé. A Leao ruberei la falcata. Impressionante. A Vinicius la rapidità, mentre a Mbappé il tiro. Io mi sento di dover migliorare nella continuità. Il mio colpo migliore? Il tiro".
Maldini il Venezuela e l'idolo Messi
—"Messi mi lascia a bocca aperta, non solo per quello che fa in campo ma anche come persona. Mi sembra uno a cui non gliene frega niente, che si lascia scivolare le cose addosso".
Sul Venezuela: "Ero stato contattato mesi fa, poi non ne ho saputo più nulla. Adesso se ne è tornato a parlare perché hanno giocato contro l'Italia e qualcuno ha fatto il mio nome, ma ripeto io non ho più sentito nessuno. E comunque in questo momento devo trovare la mia dimensione al Monza". LEGGI ANCHE: Milan-Lecce, probabili formazioni. Rossoneri a trazione anteriore
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