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Ex Milan, Davids rivela il vero motivo del suo arrivo: e racconta un retroscena inedito

Fabio Barera Redattore 
Edgar Davids, ex calciatore del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni rivelando il motivo del suo trasferimento in rossonero

Edgar Davids, ex calciatore del Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'The LineUp' di BetMGM, soffermandosi sul motivo del suo trasferimento in rossonero e non solo. Ecco, dunque, le sue parole.

Davids rivela: "Dovevo andare allo United. Scelsi il Milan perché ..."

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Sul suo passaggio al Milan: "Quando ho lasciato l'Ajax nel 1996 c'erano buone probabilità che andassi al Manchester United. Ho avuto una conversazione con Sir Alex Ferguson ed è stata una delle esperienze più incredibili che abbia mai avuto in tutta la mia carriera. Era divertente, affascinante, intelligente, in pratica tutto quello che volevi. I grandi erano in Serie A ed è lì che volevo andare in quel momento della mia carriera. Questo è stato il motivo principale per cui ho scelto di andare al Milan. Non mi pento di non essere andato al Manchester United. Ho rivisto Sir Alex da allora e ci siamo fatti una bella risata su tutto questo e ci sono ancora gli stessi buoni sentimenti tra noi".

Sul Manchester United: "Lo conosco molto bene Ten Hag. Ho fatto uno stage all'Utrecht e lui era lì. Era molto innovativo con tante cose diverse e sono rimasto molto colpito. È molto concentrato e appassionato di calcio. Sappiamo tutti che non è andata benissimo al Manchester United. È un club che sta cercando di ricostruire e non è mai facile. Ma guardo le loro opzioni in prima linea e penso che non ci sia un marcatore prolifico lì, il che fa una grande differenza. Per me, è questo che manca loro davvero. Rasmus Hojlund e Joshua Zirkzee sono attaccanti giovani e bravi e hanno talento, ma non hanno ancora quell'esperienza. È così difficile dire se rimarrà Ten Hag, ma una cosa che devi sapere è che, proprio come il Real Madrid, i risultati sono ciò su cui vieni giudicato. E chiaramente non sono stati abbastanza buoni mentre era al comando". LEGGI ANCHE: Milan, Theo e Reijnders sono davvero così indispensabili? Tutte le soluzioni alla loro assenza >>>