"L'agevolazione fiscale rappresentava uno strumento per facilitare l'ingresso in Italia di giocatori di chiaro interesse. Questo oggi rappresenta un handicap, ci sarà un impoverimento dal punto di vista della qualità del prodotto. Anche per l'indotto che riesce a produrre" ha continuato.
Ha poi aggiunto: "Bisognerà trovare accorgimenti, ma non sarà facile. Il danno al prodotto sarà irrimediabile, la competitività nostra nell'ambito europeo diminuirà e ne risentirà anche il fenomeno domestico. Quando i grandi club sono in difficoltà, anche i club piccoli e medi non hanno assolutamente vantaggi".
Marotta ha spiegato: "Cambieranno le strategie di mercato? In linea di massima sì. Era uno strumento che facilitava l'ingresso in Italia di giocatori di chiaro interesse che potevano aumentare la qualità. Chiaro che la strategia sarà cambiata e bisognerà trovare dei rimedi".
"Assolutamente no, il prodotto italiano non era condizionato da questa agevolazione fiscale. Il fatto di avere giocatori di qualità permetteva ai nostri giovani di crescere in un contesto di grande spessore e quindi credo che il made in Italy rappresentato dalle nazionali non troverà nessun vantaggio da questa posizione" ha concluso.
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