DERBY

Derby Inter-Milan, l’opinione di Capello: da Gabbia a Leao, passando per Fonseca

Daniele Triolo Redattore 
Fabio Capello, ex allenatore rossonero, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' del derby Inter-Milan di ieri sera, vinto per 1-2 dal Diavolo

Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha parlato del derby di Milano vinto, 1-2, dai rossoneri ieri sera a 'San Siro' in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, qui di seguito le dichiarazioni di 'Don Fabio' sulla stracittadina.

Derby Inter-Milan 1-2, le parole di Capello alla 'rosea'

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Capello sul derby Inter-Milan: «Ha vinto il coraggio di Paulo Fonseca. Il finale pareva quasi scontato, ma il calcio sa sempre sorprenderci».

Su Fonseca che ha schierato un Milan con due punte vere: «E si merita grandi complimenti. Tammy Abraham e Álvaro Morata mi sono piaciuti molto. Non sono centravanti d’area, ma sanno cosa vuol dire muoversi per la squadra, aiutare, aprire spazi, pressare, fare quella corsa in più. La vittoria del Milan è cominciata dal loro spirito di sacrificio. Per come la vedo io, confermerei Abraham e Morata in coppia tutta la vita anche in futuro».

Sui momenti della partita: «Iniziamo dal dire che è stato un bel derby, equilibrato, “lottato” e divertente, seppur con qualche errore da ambo le parti. I rossoneri sono partiti meglio e hanno trovato il vantaggio con Christian Pulisic, ma dopo il pareggio di Federico Dimarco hanno dovuto soffrire parecchio sino all’intervallo e ci è voluto un pizzico di fortuna, oltre a una super parata di Mike Maignan su Marcus Thuram, per non andare sotto. Ecco, quel quarto d’ora abbondante è stato l’unico di marca Inter nei 90’, quando ci si poteva invece aspettare che anche nella ripresa i nerazzurri ripartissero alla grande, provando a fare la partita. Non è successo, anzi se ci limitiamo alle occasioni da gol l’1-2 va quasi stretto al Milan e non a caso Yann Sommer è stato tra i migliori».


Sulla chiave di volta della gara: «La poca qualità dell’Inter nel secondo tempo. E fa scalpore dirlo, perché la forza dei Campioni d’Italia sta proprio nella qualità del centrocampo, che è di gran lunga il migliore della nostra Serie A. Simone Inzaghi, poi, ha deciso di cambiare in blocco i tre della mediana nel giro di pochi minuti. Fuori prima Hakan Çalhanoğlu e Henrikh Mkhitaryan, poi Nicolò Barella. Una mossa che non mi ha convinto per nulla».

Sull'Inter forse un po' scarica per la trasferta di Champions League contro il Manchester City: «A livello fisico il Milan si è fatto preferire, è evidente. E forse le sostituzioni di Inzaghi sono dipese anche da questa considerazione, che dal campo potrebbe essere addirittura più lampante. Ma ripeto, da osservatore esterno mi lasciano un po’ così. Soprattutto farli tutti assieme nel giro di una manciata di minuti. Quando cambi così tanto all’improvviso, perdi sempre qualcosa. E l’Inter, infatti, poi ha faticato più di prima».

"Felice per Gabbia: milanista vero e ragazzo serio"

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Sul derby Inter-Milan deciso da uno dei meno attesi, il difensore centrale Matteo Gabbia: «Un milanista vero e un ragazzo serio. Sono molto felice per lui, credo sia un premio al suo lavoro. E attenzione: anche qui bisogna dire “bravo Fonseca” che l’ha preferito a Strahinja Pavlović. Non era una scelta facile in una partita così delicata».

Su cosa gli è piaciuto del Milan nel derby:«Le accelerazioni di Pulisic e Tijjani Reijnders, il lavoro delle due punte e l’intelligenza tattica di Youssouf Fofana. Occhio al francese, che sta salendo di tono. È sempre nel posto giusto, sarà un centrocampista importante nella crescita di questo Milan».

Su chi l'ha convinto di meno nel Milan: «Rafael Leão nel primo tempo. Poco protagonista, timido in fase di possesso e, al solito, ciondolante nei ripiegamenti. Nella ripresa per fortuna è entrato più nel vivo e ha fatto meglio, pur senza riuscire a segnare».

Su Lautaro Martínez ancora a zero gol stagionali per l'Inter: «Credo non sia ancora lui a livello fisico. Ha vissuto una stagione lunga e stancante, è ripartito dopo gli altri e non mi pare al top. Però il suo lavoro lo fa sempre, gol o non gol».

Su cosa cambia per Inter e Milan dopo il derby: «La vittoria nel derby darà sicuramente più tranquillità a Fonseca, soprattutto nel lavoro quotidiano. Il Milan ha raggiunto l’Inter in classifica, siamo solo all’inizio del campionato e tutto è ancora in ballo. La sconfitta, però, non credo avrà chissà che ripercussioni sui nerazzurri. Una battuta d’arresto può capitare, anche se inattesa e dolorosa». LEGGI ANCHE: Milan, niente esonero per Fonseca. Ma restano in corsa quattro potenziali sostituti >>>