Sulla chiave di volta della gara: «La poca qualità dell’Inter nel secondo tempo. E fa scalpore dirlo, perché la forza dei Campioni d’Italia sta proprio nella qualità del centrocampo, che è di gran lunga il migliore della nostra Serie A. Simone Inzaghi, poi, ha deciso di cambiare in blocco i tre della mediana nel giro di pochi minuti. Fuori prima Hakan Çalhanoğlu e Henrikh Mkhitaryan, poi Nicolò Barella. Una mossa che non mi ha convinto per nulla».
Sull'Inter forse un po' scarica per la trasferta di Champions League contro il Manchester City: «A livello fisico il Milan si è fatto preferire, è evidente. E forse le sostituzioni di Inzaghi sono dipese anche da questa considerazione, che dal campo potrebbe essere addirittura più lampante. Ma ripeto, da osservatore esterno mi lasciano un po’ così. Soprattutto farli tutti assieme nel giro di una manciata di minuti. Quando cambi così tanto all’improvviso, perdi sempre qualcosa. E l’Inter, infatti, poi ha faticato più di prima».
"Felice per Gabbia: milanista vero e ragazzo serio"
—Sul derby Inter-Milan deciso da uno dei meno attesi, il difensore centrale Matteo Gabbia: «Un milanista vero e un ragazzo serio. Sono molto felice per lui, credo sia un premio al suo lavoro. E attenzione: anche qui bisogna dire “bravo Fonseca” che l’ha preferito a Strahinja Pavlović. Non era una scelta facile in una partita così delicata».
Su cosa gli è piaciuto del Milan nel derby:«Le accelerazioni di Pulisic e Tijjani Reijnders, il lavoro delle due punte e l’intelligenza tattica di Youssouf Fofana. Occhio al francese, che sta salendo di tono. È sempre nel posto giusto, sarà un centrocampista importante nella crescita di questo Milan».
Su chi l'ha convinto di meno nel Milan: «Rafael Leão nel primo tempo. Poco protagonista, timido in fase di possesso e, al solito, ciondolante nei ripiegamenti. Nella ripresa per fortuna è entrato più nel vivo e ha fatto meglio, pur senza riuscire a segnare».
Su Lautaro Martínez ancora a zero gol stagionali per l'Inter: «Credo non sia ancora lui a livello fisico. Ha vissuto una stagione lunga e stancante, è ripartito dopo gli altri e non mi pare al top. Però il suo lavoro lo fa sempre, gol o non gol».
Su cosa cambia per Inter e Milan dopo il derby: «La vittoria nel derby darà sicuramente più tranquillità a Fonseca, soprattutto nel lavoro quotidiano. Il Milan ha raggiunto l’Inter in classifica, siamo solo all’inizio del campionato e tutto è ancora in ballo. La sconfitta, però, non credo avrà chissà che ripercussioni sui nerazzurri. Una battuta d’arresto può capitare, anche se inattesa e dolorosa». LEGGI ANCHE: Milan, niente esonero per Fonseca. Ma restano in corsa quattro potenziali sostituti >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA